In che mani è l’Ambiente?

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Il ministro Gian Luca Galletti
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Invece di diminuire aumentano i segnali negativi che arrivano dalla stasi dei problemi ambientali. Né aiuta la nomina del nuovo ministro dell’Ambiente. Si può cambiare il metodo, il linguaggio, la prassi politica ma la sostanza non è un ammodernamento o una rottamazione. Certo la sostanza non è un dogma, ma ne vogliamo parlare? Non esistono gli unti dal signore… li abbiamo archiviati con il passaggio dal potere assoluto alla democrazia

In questa giunta… comunale di Matteo Renzi che promette effetti speciali quali rottura con il passato specialmente nelle buone maniere e nel rispetto altrui, può accadere anche il miracolo che un esperto commercialista, Gian Luca Galletti,  si trasformi in un mago dell’ambiente e dia una svolta nello sviluppo sostenibile del nostro paese, sorpassando dal centro, l’incolore presenza del precedente ministro all’Ambiente, Andrea Orlando.
Perplessità sulla gestione dei problemi ambientali l’avevamo già segnalata in un nostro articolo e stiamo sviscerando le carenze in un dibattito on line a cui stanno partecipando importanti testimoni della cultura ambientale italiana.
Quello che letteralmente ci terrorizza è la sorprendente superficialità con cui lo stesso Renzi, che ama cinguettare in Rete, si era precipitato ad appoggiare il video di Caterina a proposito della vivisezione, oppure l’appoggio dato da Debora Serracchiani, importante renziana, agli Ogm nella sua Regione nascondendosi dietro una carenza legislativa.
Confusione, molta confusione e soprattutto ignoranza scientifica e non rispetto della volontà popolare. Si può cambiare il metodo, il linguaggio, la prassi politica ma la sostanza non è un ammodernamento o una rottamazione. Certo la sostanza non è un dogma, ma ne vogliamo parlare? Non esistono gli unti dal signore… li abbiamo archiviati con il passaggio dal potere assoluto alla democrazia.