Il ritorno del cervo sardo

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Lberato un gruppo di 15 cervi all’interno dell’areale del «Supramonte ogliastrino»; una giornata storica, che ha segnato il ritorno del cervo in un’area della Sardegna da cui mancava sin dai primi del 900. Ispra partecipa al progetto europeo per la tutela della specie

Un progetto europeo per la tutela del cervo sardo, una specie rarissima e protetta, che prevede la creazione di nuove aree di popolamento tra Sardegna e Corsica. Si chiama «One deer two islands», fa parte del programma Life + Nature ed è entrato nel vivo lo scorso 21 febbraio, con la liberazione di un gruppo di 15 cervi all’interno dell’areale del «Supramonte ogliastrino»; una giornata storica, che ha segnato il ritorno del cervo in un’area della Sardegna da cui mancava sin dai primi del 900.

Il progetto è finanziato dall’Unione europea e vede il partenariato dell’Ente Foreste della Sardegna, della Provincia del Medio Campidano (capofila), della Provincia dell’Ogliastra, dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e del Parc Naturel Regional de Corse (Parcu di Corsica).

L’Ispra sta realizzando sull’argomento un documentario; sono già disponibili 3 video esclusivi che mostrano le attività di cattura, misura e liberazione dei rari esemplari. Gli animali sono stati catturati in tele-anestesia e identificati mediante marche auricolari. Su ogni individuo sono stati fatti prelievi di sangue, necessari alle analisi sanitarie; 6 sono stati dotati di radio collari Gps. La sottospecie sardo-corsa (Cervus elaphus corsicanus) del cervo europeo, che costituisce il più grande mammifero selvatico di Sardegna e Corsica, era scomparsa dall’area dell’Ogliastra nei primi del 900. Il progetto consentirà la reintroduzione della specie in aree della Provincia ogliastrina, il ripopolamento di tre aree Sic della Corsica e contribuirà alla sua salvaguardia a livello globale.

I video

CATTURE

– MISURAZIONI

TRASPORTO E RILASCIO