La «call for volunteers» per i prodotti verdi

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Il mercato unico ha proposto una serie di azioni stabilendo due metodi per misurare le prestazioni ambientali in tutto il loro ciclo di vita, l’Impronta Ambientale di Prodotto (Product Environmental Footprint) e l’Impatto sull’Ambiente dell’Organizzazione (Organisation Environmental Footprint)

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Un’azienda che intende commercializzare il suo prodotto come prodotto verde in diversi mercati degli Stati membri affronta una serie confusa di metodi e di iniziative che potrebbero ostacolare la circolazione degli stessi prodotti.
Di contro, i consumatori, confusi dal flusso di informazioni disorganiche, riducono la loro disponibilità a fare acquisti verdi.
Per superare questi problemi il mercato unico ha proposto una serie di azioni stabilendo due metodi per misurare le prestazioni ambientali in tutto il loro ciclo di vita, l’Impronta ambientale di prodotto (Product Environmental Footprint, Pef) e l’Impatto sull’ambiente dell’organizzazione (Organisation Environmental Footprint, Oef).
Scade il 28 marzo 2014 il termine per partecipare alla «fase pilota» di sviluppo delle regole specifiche di misurazione dell’impatto ambientale relativo ai mangimi, agli alimenti, alle bevande e ai prodotti affini.
La «call for volunteers» della Commissione europea, aperta a soggetti privati e pubblici, associazioni e imprese, rientra nell’ambito della «costruzione del mercato unico dei prodotti verdi» lanciata dallo stesso Esecutivo Ue con la raccomandazione 2013/179/Ue.
L’iniziativa ha preso il via con un periodo pilota di tre anni, nel quale saranno approfondite nuove metodologie comuni per la misurazione delle prestazioni ambientali, durante l’intero ciclo di vita, dei prodotti e delle organizzazioni.
Le domande per partecipare alla fase pilota relativa a mangimi, alimenti, bevande e prodotti affini (che arriva dopo la selezione dei progetti 2013 relativi a prodotti tessili, arredi e prodotti energetici) devono essere consegnate in via elettronica entro il 28 marzo 2014 alle ore 17.
I progetti selezionati dovranno essere terminati entro la fine del 2016.
In definitiva, uno strumento per rendere più fruibile la commercializzazione dei prodotti verdi e il loro effettivo inserimento sul mercato internazionale.
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