I compiti delle Agenzie ambientali regionali e provinciali

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    Una breve rassegna dei compiti delle Agenzie ambientali in Italia

    La legge n. 61 del 21 gennaio 1994 ha istituito l’Agenzia nazionale per la protezione ambientale e, allo stesso tempo, vi si prevedeva che entro 180 giorni dall’emanazione della legge sarebbero nate anche le agenzie ambientali regionali e provinciali. In realtà, il processo di nascita delle agenzie è stato molto più lento.
    L’istituzione di ogni agenzia regionale e provinciale è stata accompagnata da una legge istitutiva in base alla quale è possibile esercitare le proprie funzioni sul territorio di competenza.

    Le funzioni che esse svolgono sono varie e diverse da regione a regione (o provincia).
    Esiste solo un nucleo di funzioni istituzionali comuni dettate dal legislatore e consistono:

    • nella promozione della ricerca di base e applicata sugli elementi dell’ambiente fisico, sui fenomeni di inquinamento, sulle condizioni generali e di rischio, sulle forme di tutela degliecosistemi;
    • nella raccolta sistematica, anche informatizzata, e nella integrale pubblicazione di tutti i dati sulla situazione ambientale;
    • nella diffusione dei dati sullo stato dell’ambiente, nella elaborazione, verifica e promozione di programmi di divulgazione e formazione in materia ambientale;
    • nella formulazione alle autorità amministrative centrali e periferiche di proposte e pareri concernenti: i limiti di accettabilità delle sostanze inquinanti; gli standard di qualità dell’aria, delle risorse idriche e del suolo; lo smaltimento dei rifiuti; le norme di campionamento e di analisi dei limiti di accettabilità e degli standard di qualità; le metodologie per il rilevamento dello stato dell’ambiente e per il controllo dei fenomeni di inquinamento e dei fattori di rischio nonché gli interventi per la tutela, il risanamento e il recupero dell’ambiente, delle aree naturali protette, dell’ambiente marino e costiero;
    • nella cooperazione con l’Agenzia europea dell’ambiente e con l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat), nonché con le organizzazioni internazionali operanti nel settore della salvaguardia ambientale;
    • nella promozione della ricerca e della diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili, di prodotti e sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale anche al fine dell’esercizio delle funzioni relative alla concessione del marchio Cee di qualità ecologica e all’attività di auditing in campo ambientale;
    • nella verifica della congruità e dell’efficacia tecnica delle disposizioni normative in materia ambientale nonché nella verifica della documentazione tecnica, che accompagna le domande di autorizzazione, richiesta dalle leggi vigenti in campo ambientale;
    • nei controlli di fattori fisici, chimici e biologici di inquinamento acustico, dell’aria, delle acque e del suolo, compresi quelli sull’igiene dell’ambiente;
    • nell’attività di supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione ed alla prevenzione del rischi di incidenti rilevanti connessi ad attività produttive;
    • nei controlli ambientali delle attività connesse all’uso pacifico dell’energia nucleare e nei controlli In materia di protezione dalle radiazioni;
    • negli studi e nelle attività tecnico-scientifiche di supporto alla valutazione di impatto ambientale.

    Le funzioni che invece oltrepassano il dettato nazionale sono così numerose che è conveniente riassumerle indicativamente secondo macrofunzioni:

    Controllo ambientale
    Idro/geologiche
    Meteo e Clima
    Mare
    Fitosanitarie
    Attività analitiche
    Supporto e collaborazioni con altri enti
    Supporto e collaborazioni con il Ssn
    Altro.