Sorpresa! C’è un Ente ricerca che va come un treno

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    onde mare
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    L’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, nel bilancio presentato, segnala un progressivo aumento delle entrate, che passano da 25 milioni di euro del 2010 a una previsione di 35 milioni di euro nel 2014. Il che significa un tasso di crescita del 10% ogni anno, e un +40% in 4 anni

    È un Ente di Ricerca in salute, che funziona e cresce quello fotografato dai risultati del Piano triennale Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale). Molto positivi i dati economici, l’andamento dell’attività di ricerca e i risultati della collaborazione con imprese italiane e internazionali presentati oggi da Maria Cristina Pedicchio e Norberto Tonini, rispettivamente Presidente e Direttore Generale dell’Ente.

    Il bilancio segnala un progressivo aumento delle entrate, che passano da 25 milioni di euro del 2010 a una previsione di 35 milioni di euro nel 2014. Il che significa un tasso di crescita del 10% ogni anno, e un +40% in 4 anni. Un segnale estremamente positivo, che di fatto non ha paragoni sia nell’ambito della ricerca e sia in ambito aziendale, soprattutto se si considera che questo sviluppo è avvenuto in un periodo che ha visto a livello globale il perdurare della crisi economica e che nel settore degli Enti di Ricerca italiani è stato caratterizzato da tagli costanti.
    A fronte di una continua e sensibile riduzione dei fondi ministeriali ordinari, Ogs ha reagito cercando altre fonti di finanziamento in grado non solo di far proseguire l’attività e mantenere in equilibrio il conto economico ma anche di crescere. Grazie alle proprie competenze, l’Ente è riuscito a far crescere le proprie entrate da progetti esterni di ricerca e di servizio: l’incidenza di questa fonte è passata dal 32% delle entrate complessive nel 2010 al 50% nel 2013, per raggiungere il 54% a marzo 2014. Un valore che potrebbe quindi crescere ulteriormente nel corso dell’anno.

    L’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale è inoltre un ente di ricerca estremamente produttivo, con attualmente 100 progetti in atto, tra partecipazioni a iniziative comunitarie FP7, Interreg, Life, Cte, progetti premiali, progetti bandiera, progetti di infrastrutture (Euroargo, Prace, Eccsel), Programmi Nato. In questo momento il valore del finanziamento legato a questi progetti, tra iniziative annuali e pluriennali, si attesta a 23,3 milioni di euro.

    Di rilevo anche il numero di collaborazioni e progettualità sviluppate d’intesa con il comparto privato a livello nazionale ed internazionale, con cui l’Ente ha saputo costruire negli anni un efficace rapporto di fiducia. In crescita in particolare l’ambito dei servizi all’industria per la sicurezza delle grandi infrastrutture. Tra i principali esempi: la Trans-Adriatic Pipeline, la Centrale nucleare Vandellos II, lo Stoccaggio sotterraneo di fluidi (metano e CO2) e le Progettazioni portuali in Camerun.

    Tra le infrastrutture di ricerca strategiche gestite da Ogs, si distingue l’Ogs Explora, l’unica nave da ricerca con capacità oceaniche di proprietà di un Ente di Ricerca pubblico in Italia. Si tratta di un’imbarcazione progettata e costruita per la prospezione geofisica, in modo particolare per l’acquisizione di dati sismici, gravimetrici e magnetometrici, che conta molteplici esperienze di campagne in Antartide ed in Artico. Pure la nave ha seguito la positiva evoluzione dell’Ente, con l’incidenza dei progetti sul totale dei finanziamenti che ha raggiunto il 55%, anche grazie alle numerose attività di servizio alle imprese legate all’off-shore, quali l’esplorazione per idrocarburi e la posa di cavi per telecomunicazioni. Il valore dei progetti si attesta ora a 2,5 milioni di Euro.

    Per quanto riguarda le risorse umane, Ogs conta 287 persone tra ricercatori, tecnologi, tecnici e personale amministrativo. In un contesto che impedisce agli Enti di Ricerca di aumentare il numero di contratti a tempo indeterminato e determinato, l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale ha optato per il ricorso agli assegni di ricerca e di dottorato. In questo modo si è potuto portare il numero di giovani ricercatori da 22 a 42, un incremento che quindi supera il 100%. Potersi avvalere di nuove risorse umane adeguate è infatti fondamentale per mantenere e incrementare la competitività dell’Ente e per attirare nuovi fondi e investimenti. In questo contesto, si segnala che la prima e ad oggi unica chiamata nazionale di uno scienziato per meriti speciali è stata fatta proprio da Ogs, con fondi propri, riportando in Italia Angelo Camerlenghi, geologo marino di fama internazionale, attualmente Direttore della Sezione Geofisica dell’Ente.

    Anche il numero delle pubblicazioni prodotta dai ricercatori di Ogs è in crescita: da meno di 80 nel 2010 a oltre 100 nel 2013.
    Sempre in ambito risorse umane, si rileva che nel 2013, la Commissione europea ha riconosciuto Ogs quale ente di «Eccellenza per le risorse umane»: è l’unico Ente di ricerca nazionale ad avere ottenuto questo riconoscimento, grazie alla politica messa in atto per il personale (pari opportunità, supporto alla mobilità in entrata e uscita, tutti i bandi di reclutamento pubblicati in inglese sul sito Euraxess della CE…).

    Per il 2014, Ogs intende proseguire la valorizzazione del proprio expertise a livello nazionale e internazionale (soprattutto nelle aree del Mediterraneo, della Macroregione adriatico-ionica, dei Balcani, e in quelle Polari) concentrandosi in particolare nei settori: Crescita ed economia blu; Energia sicura, pulita e sostenibile; Sicurezza, rischi naturali e monitoraggio delle grandi infrastrutture (impianti energetici, scuole…).

    Rispetto alle voci di possibili accorpamenti tra Enti di ricerca, Ogs intende sottolineare come questi annunci, reiterati ciclicamente, non giovino alla reputazione delle realtà italiane di eccellenza. I possibili partner progettuali privati, nazionali e internazionali, scelgono infatti di avvalersi di un Ente specifico, cui riconoscono esperienza, professionalità e soprattutto affidabilità. Non possono sentirsi sicuri di scegliere, se l’Ente che hanno individuato è in costante aria di cambiamento o soppressione. Inoltre, la maggior parte dei progetti aggiudicati da un dato Ente e dunque i relativi fondi, verrebbero immediatamente annullati se la realtà stessa dovesse cambiare «ragione sociale». Nel caso di Ogs, un accorpamento comporterebbe la perdita di ingenti finanziamenti e con essi la stabilità di 100 persone retribuite grazie ai progetti in corso.