È un sistema di applicazioni e servizi che supportano l’intero processo di gestione dell’esperienza turistico-culturale, adattando i percorsi alle esigenze del singolo utente: dalla pianificazione del viaggio all’esecuzione, fino alla rimembranza e alla condivisione. In particolare, la piattaforma web in costruzione erogherà su dispositivi mobili quali smartphone o tablet, soluzioni tecnologiche avanzate, che permetteranno di personalizzare l’esperienza turistica
Il turismo culturale negli ultimi tempi ha avuto un enorme sviluppo ed è in costante crescita in tutto il mondo; per l’Italia può rappresentare un’importante risorsa economica dato il suo straordinario patrimonio storico e artistico. In particolare è in forte sviluppo il turismo archeologico, legato all’identità e alle peculiarità di uno specifico territorio, la cui eccellenza va valorizzata presso il pubblico con l’utilizzo di nuovi strumenti digitali che permettano di accedere ad una rete di informazioni integrata e intelligente.
Su questi presupposti è nato il progetto Hermes (Heritage Management Experience), per realizzare una piattaforma web per la fruizione del patrimonio culturale e per potenziare l’offerta turistica.
I lavori del progetto, finanziato dalla Filas (Finanziaria Laziale di Sviluppo) nell’ambito del bando Co-Research, hanno avuto inizio nel mese di dicembre dello scorso anno e termineranno a giugno del 2015. I partner sono: l’Enea, il Cnr, Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (Istc) e la società di informatica Acrm Net.
Alla base del progetto vi è il concetto di «experience management», con il quale si intende un sistema di applicazioni e servizi che supportano l’intero processo di gestione dell’esperienza turistico-culturale, adattando i percorsi alle esigenze del singolo utente: dalla pianificazione del viaggio all’esecuzione, fino alla rimembranza e alla condivisione. In particolare, la piattaforma web in costruzione erogherà su dispositivi mobili quali smartphone o tablet, soluzioni tecnologiche avanzate, che permetteranno di personalizzare l’esperienza turistica.
Luciana Bordoni, responsabile del progetto per l’Enea, evidenzia: «L’Enea metterà a disposizione del progetto l’esperienza sviluppata nell’ambito dell’Ict, come i Laboratori Virtuali e i sistemi di visione 3D, avvalendosi della sua infrastruttura di strumenti di calcolo ad alte prestazioni. Il sistema potrà essere consultato sia dagli specialisti del settore sia dagli utenti generici e consentirà anche l’accesso al materiale digitale costituito da documenti, risorse multimediali e banche dati sul territorio. Per fare un piccolo esempio concreto: i viaggiatori, potranno essere informati della presenza di beni e servizi di loro gradimento, come esercizi commerciali tradizionalmente legati al settore del turismo».