Dopo la presentazione in Ateneo, il prototipo del velivolo innovativo a basso impatto ambientale dell’Università di Pisa sarà ad Aero 2014, la fiera internazionale di aeronautica, che si svolge in Germania dal 9 al 12 aprile
Dopo la presentazione che si è svolta all’Università di Pisa il 2 aprile, l’idrovolante innovativo toscano farà il suo debutto in Europa ad Aero, la fiera internazionale di aeronautica, che si svolge a Friedrichshafen in Germania dal 9 al 12 aprile. Il velivolo è il risultato del progetto Idintos, co-finanziato della Regione Toscana e coordinato da Aldo Frediani professore di Aeroelasticità presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato Aldo Frediani – era di realizzare e sperimentazione in volo di un idrovolante ultraleggero PrandtlPlane completamente innovativo, con minori consumi, minore impatto ambientale e notevolmente più sicuro di uno velivolo tradizionale corrispondente. Idintos è dotato di un motore da 100 HP con due eliche intubate movimentate con cinghie dentate; il motore è posizionato in fusoliera dietro la cabina di pilotaggio».
L’Ateneo pisano ha partecipato al progetto terminato nell’agosto del 2013 con i dipartimenti di Ingegneria Civile e Industriale (Dici) e di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (Destec) avvalendosi della collaborazione dell’Istituto superiore per le industrie artistiche (Isia) di Firenze, e di un pool di imprese del territorio, CGS Group, Edi Progetti, Dielectrik, MBVision, Daxo e Humanware. In particolare il Dici ha svolto la progettazione aeromeccanica del velivolo e realizzato il modello per le prove in galleria del vento, svolgendo le attività di analisi e coordinando tutte le attività del progetto.
«Oltre alla creazione del prototipo – ha concluso Frediani – l’obiettivo generale di Idintos è di porre le basi per la realizzazione di un polo per la produzione di velivoli leggeri in Toscana, rilanciando la gloriosa tradizione aeronautica di un tempo che andava dalle Officine Gallinari e alla Cmasa a Marina di Pisa fino alla Piaggio di Pontedera».