Dall’energia solare ai campi elettromagnetici, dalla memoria dell’acqua alla fusione fredda, c’è una ricerca che continua ad indagare. Il convegno dedicato ad Emilio Del Giudice ha fatto il punto sui lavori più avanzati. È importante dimostrare come l’attività cerebrale sia influenzata dal livello del campo magnetico statico e dalle frequenze di Schumann per passare dalle credenze popolari alla scienza e dimostrare che gli esseri viventi sono un tutt’uno con la Terra molto più di quanto siamo disposti a credere
Con le contraddizioni tipiche di ogni uomo di scienza Emilio Del Giudice ha ispirato la lunga giornata scientifica di Coherence che si è svolta a Roma presso la Casa dell’Aviatore. Il summit scientifico, che voleva essere anche un bilancio di ben 15 anni di ricerche, di battaglie scientifiche e di riconoscimenti, era dedicato proprio all’attività di ricerca di Emilio Del Giudice, e la sessione a lui dedicata è stata aperta da Yogendra Srivastava che nelle conclusioni ha ricordato la battuta di Emilio più illuminante sul mondo scientifico post moderno: «Nessun esperimento è riproducibile se uno lo fa con sufficiente incompetenza».
Pare questa una delle chiavi per comprendere i troppi enigmi che avvolgono il labirinto della scienza odierna alle prese con i meandri della mente e della coscienza di cui ha parlato la neuropsichiatra della Sapienza Emilia Costa, ricordando il contributo della fisica teorica alla ricerca del Sé che appare un affare non esclusivamente filosofico o mistico ma anche quantistico, e anche nel settore applicativo.
D’altronde dell’energia psichica e della sua fisica si era occupato un altro dei padri della psichiatria moderna, Whilelm Reich, che nella ricerca di una base organica per le nevrosi, giunse alla convinzione di aver scoperto l’energia psichica come forma di energia fisica vera e propria che definì orgonica. Questi sviluppi messi all’indice, con qualche «roghetto» negli anni Cinquanta, hanno da sempre attirato l’attenzione scientifica di Del Giudice che gli dedicò diversi interventi nello sconcerto dei suoi stessi colleghi che pur apprezzando la sua eresia fisica mal seguivano quest’ultima passione orgonica.
Nell’intervento di Gualtiero Valeri si può cominciare ad apprezzare che anche su questo caso (gli altri non meno scabrosi come la memoria dell’acqua e la fusione fredda il tempo ha dato largamente ragione ad Emilio), Del Giudice non era lontano dalla realtà come confermano i dati bioelettrici e dinamometrici illustrati da Valeri sugli effetti misurabili e riproducibili del multistrato organico metallico sviluppato da Reich per produrre una corrente energetica atmosferica (anche con la sufficiente incompetenza come quella dello sperimentatore del caso specifico).
Ci sarà molto da studiare anche per definire la natura delle forze in gioco e per le connessione con le quattro grandi forze e le dinamiche biologiche ma questo è il senso della scienza, come si è apprezzato a proposito di Scuola Freudiana anche dall’intervento dei due colleghi neurologi sardi, Dore e D’onofrio, che hanno posto le basi per realizzare l’obiettivo di Freud di porre su una base organica la psicoanalisi, obbiettivo che appare a portata di mano della medicina grazie agli ultimi sviluppi sardi della Psiconeuranalisi che pare proprio in grado con una psicoterapia specifica (appunto la PNA) di intervenire nella prevenzione di patologie organiche del cervello come le demenze e in alcuni casi anche di far regredire stati avanzati di danno diagnosticato con Rnm, Pect, Spect ecc.
Il modello proposta da Dore e D’Onofrio ha riscosso un grande interesse nel pubblico presente e sarà discusso a Kiev a metà maggio all’Istituto di Fisiologia nell’ambito della conferenza internazionale di Biofisica in Medicina.
Non solo eresie a Coherence
La giornata aperta dal Generale Stefano Murace presidente della Fondazione Futura che si occupa di ricerche in medicina e di fusione fredda (che negli auspici del generale dovrebbe tirarci fuori dal guado energetico in cui l’Europa rischia) è stata aperta da una sessione sull’inquinamento chimico atmosferico e i suoi effetti sulla salute umana e sull’apparato industriale ormai a rischio di smantellamento, moderato da Pasquale Avino dell’Inail che ha ripercorso le ricerche negli ultimi anni dove fu messa a confronto la qualità dell’aria di un territorio puro sull’appennino molisano e l’area urbana romana.
Sugli effetti dell’inquinamento ci sarà molto da riflettere anche alla luce delle normative in rapida evoluzione di cui ha parlato il dott. Gaetano Settimo dell’Iss e il prof. Patrizio Carrai della Iurs, che ha affrontato la qualità dell’aria in ambito industriale metallurgico e i problemi connessi alla sicurezza e alla salute dei lavoratori.
Di Sicurezza in senso più ampio e di relativa intelligence industriale ha discusso Simona D’Eugenio. Tema che è sempre più di attualità a 360 gradi in un momento di competizione economico industriale che pericolosamente ritorna su altri piani.
La questione delle dosi delle soglie di attenzione di allarme è stata al centro della parte chimica, ma nella parte fisica elettromagnetica in particolare si è potuto apprezzare dall’intervento di Livio Giuliani che le dosi efficaci (sia tossiche sia terapeutiche) non sono sempre lineari come dimostrato dall’effetto Zhadin dove, debolissimi campi magnetici sono in grado di produrre correnti in soluzioni di interesse biologico come l’acido glutammico, o come accade per le alte diluizioni di farmaci anche omeopatici in grado di esercitare effetti biologici a dosi infinitesimali.
Grossi problemi di terapia e di tossicologia si impongono all’attenzione della ricerca chimico-fisica che deve valutare l’impatto biologico in modo non necessariamente lineare (dose effetto), e non sempre semplicistico analizzando volta per volta un fattore (benzene, oppure particolato, oppure NOx o SOx, oppure ozono, oppure campi elettromagnetici oppure radon ecc. essendo l’insieme dell’aria che respiriamo quella effettivamente agente in questo momento sulle vie respiratorie e sull’intero sistema biologico quella che andrà esaminata).
Tutto ciò ci riporta alla necessità di uno sforzo interdisciplinare per poter valutare realisticamente gli effetti biologici e le misure utili a migliorare il rapporta tra ambiente e salute verso livelli superiori come quelli di Briançon, dell’Appennino Molisano o dei Carpazi dove con l’aria si cura di nuovo la tubercolosi resistente ai farmaci.
Di fenomeni non lineari ha parlato anche il farmacologo di Pavia Massimo Pregnolato che ha mostrato in anteprima i risultati dell’influenza di campi magnetici sull’attività enzimatica. Delle attività cellulari e batteriche controverse per eccellenza, le trasmutazioni nucleari biologiche, ha parlato Piero Quercia che osservò nella cella della fusione fredda di Frascati la Ralstonia Tuscolanense un batterio capace di metabolizzare i radionuclidi sulla scia delle ricerche di Kevran e di Visostki.
Dei misteri della creazione e dell’acqua ha parlato nel chiudere la sessione Giuliana Poli che ha pubblicato «Dio è femmina?», con una delle ultime interviste ad Emilio Del Giudice sull’acqua, che Mauro Alvisi ha illustrato nelle finalità editoriali e scientifiche.
La serata è continuata con altre relazioni meno controverse come l’intervento di Alessandro Ciammaichella sul ruolo della «Forza di gravità in medicina» e con «La Colonia a Settore Differenziato in relazione all’Attività Solare e ai Raggi Cosmici» (può essere un’evidente testimonianza di autoriparazione della cellula batterica?) di cui ha parlato Piero Faraone, vice Presidente Cifa.
Alle 21 mancavano come al solito alcuni interventi tra cui quello di Giuseppe Quartieri sulla percezione del nostro mondo che come si evince da alcuni dati non va poi così male, e quella di Valenzi che ha chiacchierato pure troppo moderando malamente come sempre la giornata di Coherence, e di Settimio Grimaldi e Umberto Grieco impegnati sul fronte sanitario diretto.
La serata è stata chiusa dal Gen. Murace di fronte a una quarantina di presenti che hanno continuato le chiacchiere a cena fino a tarda notte nel solco della tradizione amicale e allegra di Coherence.