Risorse idriche, gestione dell’uso del suolo, rischio alluvioni. I cambiamenti climatici riguardano molto da vicino la vita delle comunità locali, esistono molti modi per farsi trovare pronti. A Ferrara una novità assoluta: amministratori, imprese e cittadini per il primo workshop sulle misure di adattamento ai cambiamenti climatici su scala locale
La città può fare molto: può organizzarsi, prepararsi e farsi trovare pronta. È quello che gli esperti chiamano, con un’espressione che impareremo a considerare familiare, adattamento ai cambiamenti climatici ed è esattamente il tema al centro del workshop «Misure locali per proteggerci dagli effetti del cambiamento climatico – Seminario di co-design» che si svolgerà a Ferrara sabato 10 maggio, a partire dalle ore 14,30.
La cronaca nazionale rende l’argomento dolorosamente attuale, ma se l’alluvione di Senigallia mette di fronte ai nostri occhi il dramma dell’emergenza, la scienza del clima utilizza parole molto chiare per analizzare e descrivere che cosa dobbiamo aspettarci negli anni a venire. L’ultimo rapporto dell’Ipcc (l’organismo intergovernativo sui cambiamenti climatici che lavora nell’ambito delle Nazioni Unite) dedica uno dei tre volumi che lo compongono, il secondo per la precisione, agli impatti dei cambiamenti climatici, a quanto il territorio sia vulnerabile e a come possiamo lavorare per arginare gli effetti negativi del clima che cambia.
Da una parte la scienza ci mostra che gli eventi estremi (ad esempio piogge molto intense, periodi estremamente caldi) si stanno manifestando con frequenza e con intensità che non eravamo abituati a conoscere e che invece dovremo fronteggiare sempre più spesso nel prossimo futuro.
Dall’altra, mentre i governi di tutto il mondo siedono al tavolo delle trattative su scala globale, le comunità locali iniziano a dotarsi degli strumenti necessari per adattarsi perché i primi a pagare il conto di un’alluvione o di un’ondata di calore sono le donne e gli uomini che vivono l’area colpita, che la abitano e ci lavorano. La città diventa così un laboratorio fondamentale di dialogo, di analisi delle vulnerabilità e della conformazione del territorio, di ricerca delle soluzioni. E mentre si inaugura in Europa Mayors Adapt, una rete di sindaci europei che danno vita a un patto che unisce città di tutta Europa sul tema dell’adattamento, il workshop di Ferrara è il primo caso di incontro dedicato a questi argomenti, offrendo un’opportunità di proficua collaborazione tra amministrazione pubblica, imprese private e cittadini che sono, in un’ultima analisi, i soggetti direttamente colpiti dagli impatti dei cambiamenti climatici.
Dalle esperienze passate e dalle analisi degli esperti nasceranno approfondimenti che prenderanno in considerazione aspetti cruciali del territorio cittadino come la gestione delle risorse idriche, il consumo di suolo che rende il territorio particolarmente vulnerabile, la manutenzione necessaria a prevenire i danni da allagamenti, l’adeguamento delle infrastrutture cittadine e tutte le politiche pubbliche in grado di migliorare l’organizzazione della città e renderla adeguata e preparata ad affrontare situazioni critiche. In chiusura del workshop andrà in scena presso la Sala Estense lo spettacolo teatrale «La margherita di Adele» un reading multimediale per raccontare i cambiamenti climatici.
L’evento è organizzato dal Comune di Ferrara e dall’Associazione Coordinamento Agende 21 Locali italiane, con la collaborazione di Arpa Emilia-Romagna e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc).