È la prima volta che la comunità di paleontologi nazionali ed internazionali si incontrano a Bari per discutere i temi di questa affascinante disciplina delle Scienze della Terra. Insopportabile manifestazione di inefficienza: dopo 15 anni niente è stato risolto per poter fruire della cava dove sono le orme dei dinosauri e che ricade nel Parco dell’Alta Murgia. Indispensabile l’intervento del ministro Franceschini per arrestare il degrado dell’importante patrimonio culturale
Dall’11 al 13 giugno Bari ospita la XIV «Giornate di Paleontologia», congresso annuale della Società paleontologica italiana. È la prima volta che la comunità di paleontologi nazionali ed internazionali si incontrano a Bari per discutere i temi di questa affascinante disciplina delle Scienze della Terra in un summit organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali e dal Cismus, con il patrocino dell’Università degli Studi di Bari. La Paleontologia studia i fossili di organismi (uomo, animali, piante) vissuti nel passato, siano essi resti scheletrici sia tracce lasciate sui sedimenti, che diverranno rocce, durante le varie fasi di vita e attività organica (orme, gocce di resina, tane). L’evento si svolgerà nel Salone degli Affreschi del Palazzo di Ateneo e nel Museo di Scienze della Terra e Geoambientali presso il Campus Universitario.
La manifestazione che vedrà la partecipazione di circa 100 esperti impegnati in ricerca in ambito internazionale prevede comunicazioni scientifiche su tutte i temi della Paleontologia. La giornata di giovedì 12 giugno è dedicata all’escursione durante la quale saranno visitati i siti geo-paleontologici del nord barese. Tra le tappe sono previste la Cava S. Leonardo presso Molfetta, sito a orme di dinosauro con numerose e splendide orme lasciate da dinosauri tridattili, attualmente in corso di studio; il Pulo di Altamura, spettacolare esempio del carsismo delle Murge; il centro visite di Lamalunga dedicato all’Uomo di Altamura.
In occasione delle giornate di studi i congressisti avranno modo di osservare il calco di Scipionyx samniticus, meglio noto come Ciro. Ciro, nome dato dalla stampa al fossile ritrovato nel 1980 a Pietraroja in provincia di Benevento, ad oggi è l’unico scheletro fossile rinvenuto in Italia appartenente ad un giovane esemplare di dinosauro vissuto circa 113 milioni di anni fa che mostra ben conservate tracce di parti di tessuti molli ed organi interni.
Durante la manifestazione sarà anche inaugurata una piccola mostra fotografica allestita presso il Museo di Scienze della Terra, dedicata alla collezione della professoressa Elena Luperto Sinni.
Certamente colpisce l’assenza tra le tappe dell’escursione della paleo superficie di cava Pontrelli in agro di Altamura, sito che ricade nel Parco nazionale dell’Alta Murgia. Per gli scienziati paleontologi, riuniti per la prima volta in Puglia, sarà certamente anomalo non visitare la paleo superficie più importante d’Europa e forse al mondo scoperta nel 1999. Il ministero dei Beni e delle Attività Culturali con solerzia già nel novembre 2000 aveva emanato il decreto con il quale la paleo superficie fu dichiarata di «interesse particolare importante ai sensi del D. Lgs 29/10/99 n. 490 . Sembrava l’inizio dell’avvio di quel percorso certo che partendo dalla conoscenza scientifica, garantiva la tutela e conservazione del sito. Conoscenza e tutela sono i due passaggi indispensabili per la valorizzazione, valorizzazione che ha ricadute socio economiche sulle popolazioni locali. In tutti questi anni sono stati molti i momenti di confronto tra amministratori locali, regionali, funzionari delle Stato, società civile e proprietà dell’ex cava d’inerti. Nei mesi scorsi con l’avvio, tardivo rispetto al ritrovamento, delle procedure di esproprio si sono inaspriti i rapporti con la proprietà che ha iniziato a non autorizzare le visite. Così è stata negata nel 2013 la vista durante il convegno nazionale degli insegnati di Scienze riuniti in Puglia in assemblea nazionale. Pochi mesi fa è stata negata la visita all’Associazione Spiragli di Altamura che vuole promuovere con il Presidente del Parco nazionale dell’Alta Murgia azioni di valorizzazione.
La negazione dell’accesso per la XIV «Giornate di Paleontologia» non è comprensibile, non è accettabile. Se non possono visitare la paleo superfici di Cava Pontrelli i paleontologi, impegnati in ambito internazionale in studi e ricerche, significa che in questi 15 anni non si è fatto nulla per avviare il percorso che possa consegnare alla collettività internazionale questo prezioso bene geologico. Credo che siamo arrivati al punto di passare tutte le carte a chi deve approfondire per comprendere se si stanno commettendo dei reati anche in virtù del fatto che le orme negli anni si stanno degradando. L’analisi della vicenda fa comprendere che in ambito locale, 15 anni non sono stati sufficienti a far comprendere l’importanza di questo bene, tanto da impedire a scienziati di visitare il sito. A questo punto deve intervenire direttamente il ministro Franceschini per definire in tempi brevi questa situazione che sembra essere precipitata.