Nasce l’Operatore adattabilità ai cambiamenti climatici

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    Un’opportunità per difendere le nostre città da eventi meteo estremi. In Italia il primo comune che si è «attrezzato» in tempo è stato Ancona, adottando il Pna, ossia il Piano nazionale di adattamento

    Una nuova figura professionale sta nascendo in molti Paesi occidentali. Si tratta di operatori capaci di individuare eventuali criticità di difesa di una città a fenomeni meteo estremi. Da quando l’Unione europea ha invitato tutti i suoi Paesi membri ad adottare sistemi di prevenzione e di difesa da futuri eventi meteo estremi; sistemi oggi conosciuti con l’acronimo di Sna, ossia Strategia nazionale adattamento ai cambiamenti climatici, chi più e chi meno ha iniziato ad organizzarsi. In Italia il primo comune che si è «attrezzato» in tempo è stato Ancona, adottando il Pna, ossia il Piano nazionale di adattamento.
    All’inizio degli anni 90 l’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), al fine di contrastare il riscaldamento globale della Terra, aveva individuato tre passaggi fondamentali: l’informazione capillare, la mitigazione climatica e, ultima ratio, l’adattabilità ai cambiamenti. Ebbene l’informazione ormai ha raggiunto il suo scopo, mentre la mitigazione è ormai sfuggita di mano, se da oggi cessassimo di immettere gas serra in atmosfera, la macchina del tempo non risponderebbe più, ormai si autoalimenta è la crescita della temperatura è inarrestabile. Allora non resta che adattarci a quello che verrà. Da qui l’esigenza di progettare e realizzare piani di difesa per ogni città dagli inevitabili fenomeni meteo estremi (Pna).
    Ma quali sono i fenomeni meteo estremi? Non si deve pensare solo alle «bombe d’acqua» e ai «tornado mediterranei», ma a tutta una serie di fenomeni legati ai cambiamenti climatici in atto, tra questi: lunghi periodi di siccità, con annessi aspetti collegati agli incendi di bosco, alla carenza d’acqua, ai problemi per le centrali idroelettriche e, ancora, a prolungate «bolle di calore», con aspetti seri sulla salute umana e animale.
    Fenomeni come inverni «tiepidi» e primavere troppo calde portano anche all’esplosione demografica di insetti dannosi all’agricoltura ed anche all’uomo. Aspetti quest’ultimi che comportano forti danni economici al nostro comparto agroalimentare, nonché alla sanità nazionale. E poi ancora l’invasione nei nostri mari, diventati troppo caldi, di meduse e alghe indesiderate che minacciano la salute e danneggiano il turismo. Tutto questo ed altro ancora necessita di professionalità: in particolare ci si rivolge agli operatori della protezione civile che dovrebbero essere i primi ad operare nella Sna, mentre geologi e biologi dovrebbero occuparsi dei Pna. Ogni comune dovrebbe disporre di personale adatto a queste nuove emergenze ambientali e climatiche e iniziare a predisporre piani di difesa climatici e ambientali.
    Accademia Kronos, avvalendosi di propri esperti specifici in questo settore, propone di organizzare un primo seminario di tre giorni a Ronciglione (VT) capace di fornire i primi elementi per la nascita della nuova figura di Operatore adattabilità ai cambiamenti climatici. Il primo seminario è previsto dal 27 al 29 di giugno, mentre i successivi a novembre prossimo. Il Seminario è sotto il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Al termine viene rilasciato un attestato che può rappresentare un’opportunità d’inserimento nel lavoro green.

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