Raro e spettacolare incontro con mante in Mar Ligure

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foto di M. Bottaro, Tethis
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Per via della sua rarità, endemicità (presente solo in Mediterraneo e forse nelle acque dell’Atlantico nordorientale) e basso tasso riproduttivo, la Mobula mobular è minacciata dalle catture accidentali nelle reti pelagiche derivanti, tuttora impiegate illegalmente in Mediterraneo, e da attività stagionali di cattura diretta al largo della Striscia di Gaza. Pertanto, la specie è elencata come «in pericolo» nella Lista Rossa dell’Iucn

Tethys annuncia un evento mai registrato prima all’interno del Santuario Pelagos, e molto raro da osservare in tutto il Mediterraneo.
Si tratta dell’incontro con due gruppi di mobule, le mante endemiche del Mediterraneo, rispettivamente di 10 e 15 esemplari, che si sono esibite in mirabolanti salti davanti all’imbarcazione da ricerca di Tethys, al largo del ponente ligure.

Non erano mai stati documentati avvistamenti di interi gruppi di mobule, le mante mediterranee meglio conosciute come diavoli di mare, negli oltre 25 anni di attività di ricerca e monitoraggio che l’Istituto Tethys conduce nelle acque del Mar Ligure, nel centro del Santuario Pelagos istituito per tutelare i cetacei del Mediterraneo.

Si sa pochissimo dell’ecologia di questi animali: dunque questi dati rappresentano un importante contributo scientifico, oltre all’ennesima prova delle straordinarie presenze nel mare nostrum.

Per via della sua rarità, endemicità (presente solo in Mediterraneo e forse nelle acque dell’Atlantico nordorientale) e basso tasso riproduttivo, la Mobula mobular è minacciata dalle catture accidentali nelle reti pelagiche derivanti, tuttora impiegate illegalmente in Mediterraneo, e da attività stagionali di cattura diretta al largo della Striscia di Gaza. Pertanto, la specie è elencata come «in pericolo» nella Lista Rossa dell’Iucn.

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