«Il viaggio come fonte di conoscenza, come desiderio di evasione, come fuga dal reale, il viaggio come esigenza di confronto, come necessità di perdersi per poi, forse, ritrovarsi. Certamente per me viaggiare significa un po’ tutto questo e fotografare… bloccare in una immagine l’emozione di un attimo». «La subacquea è un’altra grande passione della mia vita». Il mondo di Angelo Perrini è qui, sintetizzato in questo incipit del suo libro appena pubblicato fra gli e-book di «Villaggio Globale»
«Il viaggio come fonte di conoscenza, come desiderio di evasione, come fuga dal reale, il viaggio come esigenza di confronto, come necessità di perdersi per poi, forse, ritrovarsi. Certamente per me viaggiare significa un po’ tutto questo e fotografare… bloccare in una immagine l’emozione di un attimo.
«In poesia il modello dell’anima in pena è il senza-patria per antonomasia, l’avventuriero…
Quando ho fotografato il volo del gabbiano mi è tornato probabilmente il desiderio infantile di librare libero nell’aria, mi sono tornate le letture di un autore a me molto caro come Richard Bach. “A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi in cielo”.
«La natura non smette di emozionarmi: i colori dal violaceo al giallo al verde e le forme più incredibili delle stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Castellana mi portano a pensare al mistero ad alla magia delle profondità terrestri, le luci artificiali creano effetti cromatici che ricordano le cattedrali gotiche.
Come nel profondo della terra così negli abissi del mare, i colori degli animali e delle alghe illuminati evocano spazi immensi, misteriosi che l’uomo, in questo caso, il subacqueo cerca di esplorare.
«La subacquea è un’altra grande passione della mia vita».
Il mondo di Angelo Perrini è qui, sintetizzato in questo incipit del suo libro appena pubblicato fra gli e-book di «Villaggio Globale».
Un modo non nuovo ma certamente il più pregnante di avvicinarsi e amare la natura: avvicinarsi, osservare, confondersi e comunicare le immense sensazioni che ognuno di noi prova.
Ma in questo libro ci sono anche appunti di viaggio, curiosità, punti di vista e, infine, suggerimenti per trasformare in comunicazione il proprio vissuto. I particolari, i colori, il fotomontaggio sono strumenti familiari per il barese Angelo Perrini.
Un talento evidente in lui sin dai tempi del Liceo Artistico che lo porta a cimentarsi anche nella scultura presso lo studio a Bari dello scultore Antonio Bibbò.
È laureato in Decorazione e ha conseguito il Biennio Specialistico presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Nel tempo ha ampliato le sue esperienze professionali nel campo della grafica, fotografia, ripresa e montaggio video, design e risorse umane, settori nei quali ha ricevuto incarichi pubblici e privati.
Ha curato mostre importanti e ha partecipato a mostre a livello nazionale e si muove anche a livello internazionale mostrando a Pechino in Cina al Festival Internazionale di Arte Contemporanea, a Monclava e Cohauilla in Messico nel Loby del Centro de Justicia «Omaggio a Frida Calo» ed a Santillo in Messico nel Museo di Storia e Cultura «Vito Alessio Robles».