Il comune di Marsico Nuovo autorizza la postazione–sonda «Pergola 1»

    687
    Tempo di lettura: 2 minuti

    Nonostante l’Autorità di Bacino del Sele non abbia rilasciato l’autorizzazione ad effettuare i lavori che si trovano sullo spartiacque delle sorgenti nei bacini dei fiumi Sele ed Agri

    La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, rende noto che il comune di Marsico Nuovo ha rilasciato il 12 settembre scorso il «permesso a costruire» per la realizzazione della postazione sonda del pozzo «Pergola 1», pubblicato nell’albo pretorio comunale, nonostante l’Autorità di Bacino del Sele non abbia rilasciato l’autorizzazione ad effettuare i lavori che si trovano sullo spartiacque delle sorgenti nei bacini dei fiumi Sele ed Agri.

    Dopo l’autorizzazione comunale alla realizzazione della strada di accesso alla postazione, l’Eni SpA, Divisione Eni non vuole più perdere tempo e sollecita l’ente locale e la Regione per lo sfruttamento dei 26mila barili di petrolio al giorno che non rientrano in alcun accordo ufficiale tra Regione-Eni.

    Lo sfruttamento della «cuspide» petrolifera sotto i monti dell’Appennino lucano, avviene vicino al rilievo carsico della Maddalena, tra Basilicata e Campania e pone inoltre – secondo la nostra organizzazione – evidenti problemi di interferenza con il delicato equilibrio idrogeologico del sistema idrico Sele-Agri e con gli habitat naturali del parco nazionale Appennino lucano che ha la propria sede legale proprio a Marsico Nuovo.

    La Ola sollecita nuovamente il presidente del parco, Domenico Totaro, a non rilasciare le autorizzazioni di propria competenza e/o ad intraprendere comunque azione legale di opposizione al «permesso comunale a costruire» la postazione petrolifera, per scongiurare che il nuovo pozzo petrolifero pregiudichi l’integrità del territorio, le sorgenti dell’Agri e la Grotta Castel di Lepre, emergenza geologica del parco.

    L’autorizzazione comunale riguarda l’adeguamento e attraversamento del Vallone Quagliarello e la realizzazione della postazione – sonda per perforare il «pozzo esplorativo» in località Masseria Votta (fg. 23, particelle 132,133,170,180,187), ubicata nello splendido pianoro ed i pascoli di alta quota che si affaccia sulla Val d’Agri, limitrofo al perimetro del parco nazionale dell’Appennino lucano. Un luogo splendido che presto potrebbe diventare una spianata di cemento e di tubi.

    Contro il rilascio del «permesso a costruire – fa rilevare la Ola – è possibile ricorrere entro il termine di 15 giorni, ovvero entro il 27 Settembre 2014.