Quella nuvola marrone asiatica

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foto di Getty Images
Lo smog in una città del Sudest Asiatico
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Due terzi della nuvola sono composti da particelle provenienti dalla combustione di biomassa ed un terzo dalla combustione di carburanti fossili. Copre l’Asia del Sud per la maggior parte di ogni inverno ed è responsabile della morte di circa 400.000 persone in India ed in Cina ogni anno, a causa di malattie cardiovascolari e problemi respiratori

Alcuni ricercatori in Svezia, India e nella Repubblica delle Maldive, hanno scoperto che la nube fuligginosa di inquinamento che ricopre l’Asia meridionale ogni anno tra gennaio e marzo, è creata da una combinazione della combustione di carburanti fossili e di biomassa. La scoperta, per la quale sono state usate le prime misurazioni in assoluto su micro scala di C-14 naturale (un metodo di datazione del carbonio), dà il via alle azioni da intraprendere per ridurre gli effetti insidiosi della nube, tra cui le migliaia di morti che essa causa ogni anno.

La nuvola marrone che copre l’Asia del Sud per la maggior parte di ogni inverno è responsabile della morte di circa 400.000 persone in India ed in Cina ogni anno, a causa di malattie cardiovascolari e problemi respiratori. Alcuni studi hanno dato valori molto più alti a tali cifre, anche nell’ordine dei milioni.
La nuvola contribuisce inoltre ai cambiamenti climatici in Asia e condiziona il clima di questa regione tanto (se non di più) quanto il biossido di carbonio, poiché le particelle di fuliggine della nuvola assorbono la luce del sole, il che contribuisce ad aumentare la temperatura.
Fino a questo momento non era stata trovata una spiegazione adeguata sulle origini della nube. Ma i nuovi risultati della ricerca pubblicati sulla rivista «Science» mostrano che i due terzi della nube sono costituiti da particelle di fuliggine provenienti dai metodi di combustione compresa la cosiddetta addebbiatura, l’industria, il traffico e i fuochi per il riscaldamento o la cucina che usano una serie di materiali tra cui sterco, legno e residui dei raccolti.
In precedenza la ricerca non era sicura se le origini della nuvola fossero da attribuire alla combustione di carburanti fossili o alla biomassa. Per analizzare l’età e le origini delle particelle di fuliggine, un team di ricercatori svedesi ed indiani ha usato le prime misurazioni in assoluto su micro scala di C-14 naturale (datazione del carbonio) su particelle di fuliggine raccolte in diverse regioni dell’Asia del Sud.
I risultati hanno mostrato che due terzi della nuvola sono composti da particelle provenienti dalla combustione di biomassa ed un terzo dalla combustione di carburanti fossili. L’autore principale dello studio, Örjan Gustafsson, professore di biogeochimica presso l’università di Stoccolma, ha detto che i risultati mostrano che gli sforzi per ridurre l’inquinamento non dovrebbero limitarsi al traffico e alle centrali elettriche a carbone, ma devono comprendere l’eliminazione della povertà e la diffusione di tecnologia verde nell’Asia del Sud.
«Bisogna dare la possibilità a più famiglie dell’Asia del Sud di cucinare e riscaldarsi senza usare fuochi all’aperto di legno e sterco,» ha spiegato.
La riduzione delle emissioni di fuliggine provenienti da biomassa potrebbe avere un effetto positivo sull’ambiente molto velocemente. La fuliggine è responsabile di circa la metà del potenziale riscaldante del biossido di carbonio, ma le particelle di fuliggine rimangono nell’atmosfera solo per qualche settimana, il che significa che una riduzione della fuliggine nell’atmosfera potrebbe avere un effetto evidente in tempi molto brevi.
Henning Rodhe, professore di meteorologia chimica presso l’università di Stoccolma, ha detto che la notizia di 400.000 morti ogni anno dovute alla nuvola dovrebbero spingere a prendere provvedimenti. «L’impatto sulla salute è già una ragione valida per ridurre la nuvola marrone,» ha dichiarato.

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