Presentato il progetto Ganesha che prevede la realizzazioni in Italia di una rete di esperti capaci di assistere i comuni nella prevenzione disastri climatici
Dal profondo Sud Italia all’alto Nord, sabato 20 e domenica mattina, si sono dati appuntamento i responsabili dei raggruppamenti guardie ambientali di Accademia Kronos con il giudice Maurizio Santoloci, il magistrato italiano tra i più più esperti sulle norme e le leggi per la tutela dell’ambiente naturale. Oltre alle guardie ambientali, ecologisti viterbesi e rappresentanti di altre organizzazioni per la vigilanze del territorio, hanno partecipato all’incontro che si è tenuto presso il camping Natura del Lago di Vico.
Tra i relatori non c’era solo il magistrato Santoloci, erano presenti anche due scienziati di gran prestigio: Vincenzo Ferrara e il prof. Roberto Minervini. Quest’ultimi hanno tracciato un quadro esaustivo sul clima che sta cambiando sul pianeta e sul Mediterraneo. Si sono soffermati sugli effetti negativi nel nostro Paese, sia sociali, sanitari che economici.
Durante i lavori è stato presentato il progetto Ganesha che prevede la realizzazioni in Italia di una rete di esperti capaci di assistere i comuni nella prevenzione disastri climatici. A Ronciglione, è stato detto, nascerà un «Focal Point» e «Clearing House», ossia un organismo volontario intermedio tra il Ministero, altri organi competenti e organizzazioni operative sul territorio, avente lo scopo di assistere tutti quei comuni con criticità ambientali.
La giornata comunque era incentrata sulla conoscenza delle ultime norme e leggi di tutela ambientale e sull’attivazione di linee comuni d’intervento sul territorio. Dall’incontro è emersa la necessità di trovare una linea di comportamento univoca tra tutte le guardie ambientali ed ecologiste che operano volontariamente in Italia. Purtroppo oggi ogni regione e ogni provincia attribuiscono alle proprie guardie ambientali compiti e limiti diversi. In questa riunione Accademia Kronos, insieme agli avvocati dello studio Capparella di Viterbo, si è impegnata ad elaborare un progetto di legge capace di dare un ruolo unico a tutte le guardie volontarie italiane.
Nei giorni precedenti al raduno nazionale delle guardie ambientali, i proprietari dei noccioleti della Valle di Vico, si erano recati dal sindaco di Caprarola preoccupati per questa manifestazione perché temevano, in caso di polveri sollevate nell’aria dalla raccolta delle nocciole, che questi agenti di tutela ambientale si sarebbero attivati per denunciarli per inquinamento atmosferico. Il sindaco Stelliferi, sollecitato dai coltivatori di nocciole, aveva telefonato al presidente di Accademia Kronos per invitarlo a spostare la riunione ad ottobre, quando la raccolta delle nocciole era terminata. Per fortuna le ultime piogge e il tempo umido hanno evitato che dalle macchine turbo aspiranti per la raccolta delle nocciole, si innalzassero turbini di polvere capaci, come negli anni passati, di rendere irrespirabile l’aria intorno al lago di Vico. Un sospiro di sollievo per i coltivatori di nocciole, almeno per quest’anno.