Sulla scia degli studi di Jacques Benveniste e Luc Montagnier due incontri a Roma e Parigi faranno il punto sugli studi attuali e le ricerche in corso su biologia, struttura dell’acqua e campi elettromagnetici. Nell’incontro parigino dell’Unesco le nuove frontiere della medicina saranno scandagliate alla luce delle teorie della fisica
In occasione dei funerali di Giuliano Preparata nell’aprile del 2000 a Grottaferrata, incontrai Jacques Benveniste che era arrivato da Parigi per rendere l’estremo saluto al grande fisico italiano. Lo vidi in difficoltà e mi offrii di dargli un passaggio in attesa che Jerome (il figlio) riemergesse dagli Spazi Esa dove lavorava. Iniziò così un breve sodalizio che ebbe nella due giorni di febbraio 2002 alla Sala delle Teleconferenze del Rettorato della Sapienza un’altra importante occasione di approfondimento e di creazione di quella che poi divenne Coherence.
Credo di non aver capito granché a quel tempo del significato del lavoro del grande scienziato francese. La sua relazione fu pubblicata sulla Rivista di Biologia dall’allora direttore prof. Giuseppe Sermonti con due righe di presentazione che mettevano in guardia dai facili entusiasmi come dai negazionismi pseudoscientifici dominanti a quel tempo che trovavano espressione più modesta nei bollori telefonistici romani che si agitavano già a quel tempo nel ventre della grande Sapienza con l’ordine di scuderia di disertare la commemorazione del grande fisico Giuliano Preparata.
Jacques, mentre passeggiavamo nei viali della più grande Università europea (precipitata assieme al suo dipartimento leader tra il 400 e 200mo posto a seconda delle preferenze e squadrette interne, con primati imbarazzanti esibiti da qualche candidato alla suprema magistratura sapiente, che ben ha contribuito a questo successo come numero due negli ultimi anni), era preoccupato per il poco tempo che sentiva rimanergli per completare la sua opera scientifica e forse riabilitare il suo nome che qualcuno aveva voluto trascinare nella polvere. Gli ricordai che, come dice il grande Tedesco, noi tutti siamo un ponte sul futuro e che il suo contributo sarebbe ben sopravvissuto alla sua dipartita e debbo dire che fui facile profeta proprio per la grandezza scientifica e umana di Benveniste, che si è progressivamente imposta alla velocità impensata nel passato, ma possibile oggi nel Mondo globalizzato ma multipolare, dove i poteri vari si debbono confrontare oltre i loro perimetri, dove più o meno malamente si illudono di imporre la loro «legge» con qualche telefonata, qualche campagna mediatica poco garibaldina da mille e più descamisados o qualche uso improprio della giustizia minatorio quanto penoso.
Così mentre ancora nella Vecchia Europa (in particolare nei salotti parigini e in quella che fu la Scuola leader nel mondo della fisica con Enrico Fermi, Ettore Majorana e tanti altri) si davano IG Nobel al Genio francese, nelle grandi Russie venivano replicati gli esperimenti di Benveniste e dal 2007 viene conferito un Award Benveniste che decide molte delle carriere in quella che fu l’Unione Sovietica.
L’arrivo di Luc Montagnier nel 2007, emerso all’attenzione mondiale a Lugano in occasione dell’inaugurazione degli Archivi Benveniste alla Uniludes, allarmò moltissimo il bel mondo che tentò un fuori gioco, fortunatamente fallito e l’avventura continuò fino ad oggi con la due giorni romano–parigina che segna il trionfo della Scienza francese nel mondo a cui con grande piacere diamo il nostro piccolo contributo il tre ottobre a Roma festeggiando i dieci anni di scienza emersi sulla scia dell’Opera di Jacques Benveniste che, nella sua potenza debole, è destinata a cambiare il paradigma primo della terapia che è la dose che fa il farmaco.
Certo la dose e il principio di massa nelle reazioni chimiche non si discute, ma le reazioni vengono influenzate e regolate da fenomeni catalitici chimico fisici e quantistici ponderabili e imponderabili come Effetto Aharonov-Bohm – Wikipedia di cui parlerà Allan Widom nella Lettura per lo Speciale Award Benveniste che gli sarà conferito il Tre Ottobre al Circolo ufficiali dell’Aeronautica militare italiana in occasione della Conferenza Jacques Benveniste: Ten Years After a Glimpse at the Future of Biology and Medicine, presso la Casa Dell’Aviatore, Viale dell’Università 20, Roma.