Il motivo principale che ha spinto Arpa Puglia a realizzare il Progetto Carta della Natura alla scala 1:50.000 risiede nel riconoscimento della singolarità del patrimonio naturale e paesaggistico regionale
È stato pubblicato il rapporto «Il Sistema Carta della Natura della Regione Puglia».
Il rapporto, descrivendo i risultati dei lavori di aggiornamento delle cartografie elaborate sino al 2009, è la presentazione di quanto ottenuto per la realizzazione di Carta della Natura in Puglia, in una stretta collaborazione fra i tecnici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente (Arpa) Puglia.
E il motivo principale che ha spinto Arpa Puglia a realizzare il Progetto Carta della Natura alla scala 1:50.000 risiede proprio nel riconoscimento della singolarità del patrimonio naturale e paesaggistico regionale.
Nonostante, infatti, il territorio della Puglia si sviluppi principalmente su superfici pianeggianti o collinari senza raggiungere quote molto elevate, il suo patrimonio naturale e paesaggistico è tutt’altro che «piatto», mostrando al contrario una varietà di ambienti e di specie considerevole che andrebbero attentamente salvaguardate.
Da parte dell’Ispra è stata realizzata una Carta degli habitat in scala 1:50.000, dove gli habitat sono classificati secondo il codice di nomenclatura europeo Corine Biotopes.
Gli utilizzi di Carta della Natura in scala 1:50.000 della Regione Puglia, con le informazioni contenute nella Carta degli habitat e negli elaborati valutativi connessi, non si limitano alla identificazione di aree da tutelare, ma sono utili ai fini della stesura delle linee di assetto del territorio, per valutazioni ambientali ad ampia scala, sia questa regionale o provinciale, per la realizzazione di reti ecologiche, per studi relativi alla biodiversità, per ulteriori obiettivi che necessitano di strumenti di conoscenza del territorio, quali informazioni a supporto della pianificazione territoriale. Dal testo emerge la ricchissima biodiversità naturalistica e agraria della regione, ed anche la relativa fragilità che, se non contrastata da politiche attive di tutela, potrebbe aggravarsi.
Un lavoro svoltosi in diverse fasi, da quella iniziale di formazione a quella centrale della raccolta, validazione e omogeneizzazione dei dati fino alla fase conclusiva di stesura del rapporto tecnico.
In definitiva, un sistema informativo e contemporaneamente un prodotto dalle grandi potenzialità, funzionale ad una molteplicità di utilizzi e, trattandosi di una base conoscitiva locale con un denominatore comune nazionale, uno strumento di particolare dettaglio e valore, punto di partenza su cui operare per futuri aggiornamenti da parte di Enti e Soggetti detentori di informazioni sul patrimonio naturalistico regionale.
– Il Rapporto si può scaricare dalla Rete