«Biodiversità. In teoria e in pratica» vuole essere il primo libro in italiano pensato per gli studenti dei corsi di Biologia, Scienze naturali, forestali e ambientali. Il testo è, inoltre, un utile strumento per la didattica dei professori delle discipline che si occupano di diversità biologica (ad esempio, un ottimo supporto per i corsi di ecologia, di geologia, di botanica, di zoologia, etc.) e un compagno indispensabile per i ricercatori che studiano la biodiversità
L’ultimo lavoro di Roberto Cazzolla Gatti, PhD, biologo ambientale ed evolutivo, ricercatore presso il Cmcc-Università della Tuscia e direttore scientifico della rivista «Villaggio Globale», dal titolo «Biodiversità, in teoria e in pratica» appena edito da LibreriaUniversitaria.it Edizioni, nasce dall’esperienza accademica dell’autore con studenti universitari di scienze forestali, scienze naturali e biologia e dalla spiacevole constatazione che questi ultimi ignorano la maggior parte delle nozioni che riguardano lo studio e l’analisi della biodiversità, al contrario dei loro colleghi delle università straniere.
La colpa, però, non è solo di una mancanza di studio da parte dei futuri laureandi, dei quali il biologo ha dovuto spesso supervisionare tesi con argomento biodiversità di cui i ragazzi conoscevano quasi nulla. La responsabilità è anche dei docenti e dei ricercatori.
Nonostante la straordinaria biodiversità italiana e le numerose minacce che rischiano di vederla scomparire prima che siano messe in atto politiche di conservazione adeguate sino ad oggi non vi era un solo testo accademico in italiano che trattasse approfonditamente l’analisi e lo studio della biodiversità.
Nei corsi di laurea scientifici si parla sempre più di biodiversità, del suo studio e della sua ricerca. Durante i semestri di Biologia, Scienze naturali e Scienze forestali e ambientali l’analisi della biodiversità rappresenta un argomento astratto e spesso difficile da studiare. Il risultato è che gli universitari italiani, pur vivendo e studiando nel territorio più ricco di biodiversità del Vecchio continente, conoscono poco e male i concetti legati allo studio della diversità biologica della Terra. Le tesi di laurea sull’argomento e le ricerche vengono spesso condotte facendo riferimento a testi in altre lingue, le cui spiegazioni di argomenti a volte complessi come, ad esempio, la formazione delle nicchie ecologiche, la speciazione o le curve di accumulazione e rarefazione, risultano essere ancor più ostiche a causa delle differenze linguistiche.
Questo libro tenta di colmare quel divario tra la conoscenza scientifica italiana in molti ambiti e lo studio della biodiversità poiché, come avvenuto qualche decennio fa con l’etologia, essa è la più nuova tra le scienze ecologiche e quella che ancora cerca una luce nella penombra per recuperare il terreno perso rispetto alle altre discipline e agli altri settori di ricerca.
Questo manuale vuole essere il primo libro in italiano pensato per gli studenti dei corsi di Biologia, Scienze naturali, forestali e ambientali. Il testo è, inoltre, un utile strumento per la didattica dei professori delle discipline che si occupano di diversità biologica (ad esempio, un ottimo supporto per i corsi di ecologia, di geologia, di botanica, di zoologia, etc.) e un compagno indispensabile per i ricercatori che studiano la biodiversità.
Certamente, negli ultimi anni, gli scienziati anglosassoni sono stati all’avanguardia nell’analisi della biodiversità e hanno realizzato pubblicazioni e testi di alto livello in inglese, per un target specializzato particolarmente ristretto.
Anche per questa ragione, in questo libro, alcuni termini in inglese, oramai entrati nell’uso comune dei testi ecologici e nel gergo scientifico italiani, non sono stati tradotti o sono stati affiancati al termine in italiano. In questo modo, il lettore potrà trovare facilmente i collegamenti a concetti appresi dai testi in inglese e associarli a spiegazioni fornite in italiano.
Molto spesso, i libri che sono diventati testi di riferimento per coloro che hanno intrapreso la strada della ricerca sulla biodiversità, sebbene rigorosi e scientificamente aggiornati, sono caratterizzati da estremo formalismo, eccessiva freddezza nella trattazione degli argomenti ed estrema dedizione a un approccio più matematico che ecologico nella spiegazione degli argomenti. Nella maggior parte di essi, inoltre, la teoria alla base della pratica è stata omessa per varie ragioni.
Questo testo cerca di aprire le porte allo studio della biodiversità a partire dagli studenti, passando per la didattica universitaria, per portare nelle mani dei ricercatori uno strumento unitario e, per quanto possibile, completo.
L’approccio utilizzato abbraccia una visione evolutiva della biodiversità e introduce spunti teorici e pratici che possano aiutare a condurre studi rigorosi, che non omettano la componente evoluzionistica nell’analisi di un elemento altamente ecologico.
Il libro è formato da due parti: teoria e pratica.
La prima, composta da 5 capitoli, affronta le teorie (presentando un excursus che parte dalle prime idee avanzate sino alle più recenti ipotesi) che tentano di spiegare il come, il dove e il perché della biodiversità sulla Terra.
La seconda parte, formata da 7 capitoli, si concentra sulla pratica nello studio della biodiversità e ha lo scopo di fornire agli studenti e ai ricercatori gli strumenti indispensabili, e spiegati in maniera chiara con numerosi esempi concreti, per condurre analisi rigorose e dettagliate, che possano districare gli infiniti nodi che di volta in volta si presentano quando si tenta di far luce sulla complessità degli esseri viventi che formano gli ecosistemi.
Il testo ha in appendice due allegati che i lettori troveranno certamente utili, poiché si tratta della prima versione in italiano del manuale di istruzioni del software gratuito (tra i più adoperati nell’ambito accademico) per il calcolo degli indici, EstimateS, e delle nozioni di statistica applicata, fondamentali per intraprendere ricerche sulla diversità biologica (vengono illustrati i concetti statistici di base, le tecniche parametriche e non parametriche, come valutare l’efficienza di campionamento e la significatività, la correlazione, la regressione e l’analisi della varianza, Anova).
L’auspicio è quello di consegnare nelle mani dello studente, del professore o del ricercatore un testo che in sé custodisce la chiave per aprire le porte all’avanzamento delle ricerche sulla biodiversità in Italia e nel Mondo.
Il libro può essere acquistato in versione cartacea o come e-book.
Indice
Prefazione alla prima edizione italiana
Introduzione. Perché la biodiversità
Parte I – Biodiversità in teoria
1. Che cos’è la biodiversità
2. Come si è evoluta e si evolve la biodiversità
3. Come si struttura la biodiversità
4. Come si distribuisce la biodiversità sulla Terra
5. Perché è importante la biodiversità e quali sono le cause del suo declino
Parte II – Biodiversità in pratica
6. Analizzare e misurare la biodiversità
7. Tecniche per il monitoraggio e il campionamento della biodiversità
8. α-diversità
9. β-diversità
10. Distribuzione e densità della biodiversità
11. Confronti e valutazioni degli interventi ambientali sulla biodiversità
12. Misure alternative e qualitative di biodiversità
Allegato 1 Manuale d’uso del software EstimateS
Allegato 2 Nozioni di statistica applicata allo studio della biodiversità
Bibliografia e altre letture consigliate
Indice analitico
Nota sull’Autore
Roberto Cazzolla Gatti, biologo ambientale ed evolutivo, Master in Protezione dell’ambiente globale e politiche internazionali, Ph.D. in Ecologia forestale, ha frequentato la scuola di specializzazione in Biodiversità e servizi ecosistemici presso il PIK Institute di Potsdam in Germania. È ricercatore presso la Divisione IAFENT del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) Università della Tuscia. Esperto in analisi della biodiversità, ecologia teorica e applicata, bioetica e video-fotografia naturalistica, è stato consulente del Wwf e della Fao. È membro delle Commissioni Ecosistemi (Cem), Sopravvivenza delle Specie (Ssc) e Aree Protette Mondiali (Wcpa) dell’Iucn e direttore scientifico della rivista «Villaggio Globale».