Sono ormai palesemente evidenti le conseguenze di una «crescita anti-economica» del modello di produzione industriale, fondato sul progressivo aumento di consumo di energia e materie non rinnovabili, che sta irreversibilmente inquinando l’ambiente, modificando il clima della terra e riducendo la biodiversità della vita
La Società industriale va incontro ad un collasso irreversibile difficile da evitare, senza accelerare lo sviluppo strategico della nuova cultura della società della conoscenza condivisa, basata sulla bio-economia (KBBE = Knowledge Based Bio-Economy) dove l’innovazione assume valore nel nuovo contesto creativo finalizzato allo sviluppo trans-disciplinare tra scienza, arte ed umanesimo. (1)
In tale contesto il futuro dell’umanità, impone di ripensare coscienziosamente ai limiti della scienza e della innovazione ritenuti validi nell’ambito della obsolescente società industriale e della sua cultura meccanicista. Sono ormai palesemente evidenti le conseguenze di una «crescita anti-economica» del modello di produzione industriale, fondato sul progressivo aumento di consumo di energia e materie non rinnovabili, che sta irreversibilmente inquinando l’ambiente, modificando il clima della terra e riducendo la biodiversità della vita. (2)
L’allarme orientato ad evitare la traiettoria catastrofica sociale ed economica che si sta delineando con l’attuale crisi economica strutturale, in vero è stato più volte messo in luce da molti scienziati. Tra essi il premio Nobel della chimica (1997) Ilya Prigogine mise evidenza come sulla base del principio di «azione e reazione applicato alle strutture dissipative» il destino linearmente prevedibile di auto-distruzione dei sistemi viventi, poteva essere modificato solo comprendendo la «Fine delle Certezze», falsamente indotte dal riduzionismo della scienza meccanica, concettualmente acquisita nel quadro della cultura della società industriale.
Infatti a causa della persistenza di una economia di sviluppo lineare del progresso economico ed inoltre di una ormai assurda concezione socio-economica «liberista», basata sulla competitività di impresa e sull’incremento esponenziale del profitto finanziario, etc… l’impatto fatale del disastro socio-economico mondiale si sta avvicinando rapidamente. Una inversione di tale tendenza non sarà possibile se non daremo luogo ad un deciso ripensamento scientifico e tecnologico, capace di creare e promuovere un nuovo profilo responsabile della scienza e dell’innovazione. (3)
La crisi economico-finanziaria, la crescita della popolazione mondiale, i mutamenti climatici, la crescente automazione, vista in relazione al cambiamento del lavoro, la limitatezza delle risorse naturali (cibo, acqua, terra, energia), etc. sono i fattori essenziali che impongono di ripensare lo sviluppo della società industriale, facendo della «socializzazione della ricerca scientifica e tecnologica», una potenziale chiave strategica di un sostanziale cambiamento trans-disciplinare e multi-attoriale della Bio-economia, la quale persegua criteri di crescita «qualitativa anziché quantitativa», che pertanto non saranno più pensabili come progresso illimitato. Tutto ciò è divenuto indispensabile al fine di poter acquisire la effettiva dimensione creativa e cosciente dello sviluppo sociale economico e culturale alternativo capace di realizzare una innovazione sostenibile della futura società della conoscenza. (4)
Tenendo in debito conto le precedenti sintetiche considerazioni Egocreanet, si propone di dare un contributo al Programma Horizon sul tema «Science for society: achieving responsibile research and innovation», con un progetto di ampia portata strategica in materia di sviluppo politico e di innovazione sociale. (5) Pertanto Egocreanet invita a partecipare all’evento ed eventualmente a collaborare come partner al progetto (Quassi) sul tema: «Quantum Art, Science for Social Innovation». (5′)
Biblio on line
(2) http://dabpensiero.wordpress.com/2011/09/10/cose-il-pensierodi-paolo-manzelli/
(3) http://ugobardi.blogspot.it/2014/05/il-destino-delle-societa-e-ineluttabile.html
(4) http://www.oilcrash.com/articles/complex.htm
(5) http://www.sis-rri-conference.eu/
(5′) https://www.b2match.eu/science-society-2015/my/cooperations