Cremona ha ricevuto delegazioni ufficiali di operatori da ben 13 Paesi ed accolto 3.700 visitatori esteri provenienti da 20 Paesi diversi. Ha ospitato oltre 200 relatori, 53 eventi tra seminari, convegni e workshop e 61.537 sono stati i visitatori registrati
Come ogni anno, si è svolta a Cremona la sessantanovesima edizione della fiera internazionale del bovino da latte.
Un evento complesso, che ne ha ospitati molti altri al suo interno, riunendo, per l’occasione, tutte le principali filiere agro-alimentari e confermando la Fiera di Cremona come uno dei principali poli mondiali per la zootecnia. Cremona ha saputo accogliere in un unico palcoscenico internazionale la Fiera internazionale del Bovino da latte, l’Italpig-Rassegna suinicola di Cremona, l’International Poultry Forum e l’Expocasearia: latte, carne suina, avicola e trasformazione lattiero-casearia un’altra volta insieme.
Quattro giorni, dal 22 al 25 Ottobre, ricchi di scambi commerciali, spunti e soluzioni strategiche per affrontare il futuro del mondo agricolo ed allevatoriale con un occhio puntato soprattutto sui mercati esteri, sempre più dinamici. Non è un caso, quindi, che i numeri di questa edizione parlino chiaro: Cremona ha ricevuto delegazioni ufficiali di operatori da ben 13 Paesi ed accolto 3.700 visitatori esteri provenienti da 20 Paesi diversi. Ha ospitato oltre 200 relatori, 53 eventi tra seminari, convegni e workshop e 61.537 sono stati i visitatori registrati. Durante l’ultima giornata di fiera è intervenuto anche il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, per visitare la manifestazione e partecipare alla tavola rotonda sul «Modello Italia».
Come ogni anno, la Fiera Internazionale del Bovino da Latte ha presentato i migliori campioni di razze bovine italiane ed europee, con circa 400 campionesse. Ma Cremona, oltre ad essere la capitale italiana del latte, si trova al centro del maggiore sistema di produzione suinicola nazionale, visto che in Lombardia si concentra il 45% di tutto il nostro patrimonio suinicolo. In questo quadro si colloca Italpig.
Con la seconda edizione dell’Ipf (International Poultry Forum), la Fiera di Cremona ha proposto all’intero settore avicolo il proseguimento di un programma scientifico che ha avuto ottimi riscontri durante la passata prima edizione del 2013. Quest’anno gli interventi del Poultry Forum si sono concentrati sulle strategie che favoriscono un minor utilizzo di antibiotici in allevamento, tramite il ricorso ad interventi vaccinali innovativi e ad attività tendenti al miglioramento del benessere animale.
Infine, Expocasearia: l’unica manifestazione italiana dedicata alla trasformazione del latte, un’industria che, con i suoi 15 miliardi di fatturato nel 2013, rappresenta il settore più importante dell’agroalimentare italiano. Secondo i dati presentati da Assolatte, il made in Italy lattiero-caseario è una voce sempre più importante fra le esportazioni. Nel 2013, l’esportazione verso la Francia è aumentata del 7,6% e tutti i prodotti lattiero caseari italiani sono i primi, per esportazione, negli Stati Uniti. I dati dei primi mesi del 2014 confermano questa tendenza, oltre che l’apertura dei mercati verso India, Cina e Giappone.
Per stare al passo coi tempi che cambiano così velocemente, CremonaFiere ha allestito l’Osservatorio Agri&Food, nato con l’obiettivo di fornire agli operatori professionali e ai media le ultime notizie sui temi più attuali della zootecnia, dell’agroalimentare e della produzione di energia. I notiziari si possono consultare in rete.
Le date della settantesima edizione delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona sono già fissate. La manifestazione si terrà sempre presso CremonaFiere, dal 28 al 31 Ottobre 2015, e il programma sarà disponibile sul portale dedicato.