Dopo la segnalazione della Capitaneria di Porto di Golfo Aranci all’Amp di Tavolara, si è subito attivata la Rete Regionale per la conservazione della fauna marina, di cui l’Area Marina Protetta di Tavolara fa parte insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e tutti i Parchi nazionali e Aree marine protette della Sardegna
Un Grampo (Grampus griseus), cetaceo di circa 3 metri, appartenente alla famiglia dei delfinidi, che cercava di spiaggiarsi in una piccola baia di Punta Asfodeli a Porto Rotondo, è stato salvato grazie alla rapidità delle segnalazioni.
Dopo la segnalazione della Capitaneria di Porto di Golfo Aranci all’Amp di Tavolara, si è subito attivata la Rete Regionale per la conservazione della fauna marina, di cui l’Area Marina Protetta di Tavolara fa parte insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e tutti i Parchi nazionali e Aree marine protette della Sardegna.
Le attività di soccorso sono state coordinate dal biologo marino Gianmario Pitzianti, che, con l’aiuto di alcuni residenti, hanno dapprima cercato, a nuoto, di accompagnare l’animale fuori dalla baia. Il grosso cetaceo ritornava immediatamente verso la costa: questo comportamento avrebbe portato nel giro di poche ore allo spiaggiamento e conseguente morte dell’animale. Dopo vari e inutili tentativi di allontanare il grampo e preoccupati per la sua sorte, si è deciso di utilizzare una imbracatura adatta a preservare l’integrità dell’animale e ad evitargli un eccessivo stress, dunque è stato aiutato, con estrema cura e con l’ausilio di un mezzo nautico, a riprendere il mare aperto.
Questa decisione si è rivelata di successo poiché l’animale, appena giunto in acqua profonda, ha ripreso a nuotare autonomamente verso il largo.
Il cetaceo non aveva ferite causate da attrezzi da pesca o da collisione con imbarcazioni, anche se si presentava con numerosi parassiti sul corpo. Si spera che questo bellissimo animale fosse solo disorientato e smarrito dal branco e che possa riprendere serenamente a frequentare le coste del nord Sardegna.