Il «Pino Coricato» è un albero straordinario e dimenticato. Le associazioni ecologiste Coordinamento nazionale Alberi e Paesaggio Onlus e Pro Natura Abruzzo cercano di puntare i riflettori su questo esemplare arboreo che sembra quasi uscito da un racconto fantastico
Nel Parco ex-Di Cocco a Pescara c’è un vero gioiello naturalistico, un Pino di Aleppo che la natura ha trasformato in un singolare albero strisciante sul terreno che è stato battezzato «il Pino Coricato». Da tempo le associazioni ecologiste Coordinamento nazionale Alberi e Paesaggio Onlus e Pro Natura Abruzzo cercano di puntare i riflettori su questo esemplare arboreo che sembra quasi uscito da un racconto fantastico. Segnalato nel 2011 dal Comitato civico per la salvezza del Parco di Cocco, è stato subito preso in considerazione dai naturalisti del Conalpa che lo hanno fatto conoscere sui social network.
Nel 2014 sul giornale ufficiale della Federazione nazionale Pro Natura è stato dedicato ampio spazio all’albero facendolo conoscere a livello nazionale. Oggi il pino si trova in una situazione di abbandono e degrado alla quale bisogna assolutamente porre riparo: alcune parti sono secche e altre stanno deperendo. Le associazioni, con i propri esperti, propongono un progetto di valorizzazione dell’esemplare, con interventi mirati di rimonda del secco e chiedono al Comune di Pescara di valorizzarlo con una targa di identificazione.
«Siamo di fronte a uno spettacolo della natura inusuale in una città cementificata come Pescara – spiega Alberto Colazilli, presidente di Conalpa Onlus -. Offriamo la nostra disponibilità e competenza di naturalisti per ridare un’immagine di dignità e bellezza a questo albero speciale dal grande valore storico e naturalistico. È importante farlo conoscere anche alle scuole di Pescara e dell’Abruzzo, con progetti di educazione ambientale dedicati alla tutela dell’albero che si presta benissimo per essere disegnato, dipinto e fotografato». Per Pro Natura Abruzzo il Pino Coricato va inserito tra i simboli naturalistici dell’Abruzzo: «L’articolo scritto su Natura e Società ha fatto conoscere questo pino in tutta Italia – spiega Piera Lisa di Felice, coordinatrice di Pro Natura Abruzzo e Consigliere nazionale della Federazione -. La nostra associazione si sta impegnando affinché questo albero venga tenuto in seria considerazione dal Comune di Pescara e dagli organi competenti per essere segnalato e protetto come bene paesaggistico di notevole interesse». Il botanico e ricercatore Kevin Cianfaglione dell’Università di Camerino, curatore e autore del libro in due volumi «L’importanza degli alberi e del bosco», spiega che il Pino Coricato «è uno straordinario esempio di come gli alberi abbiano la capacità di reiterare anche nelle situazioni più complicate».
Questo pino è stato sradicato da un fortunale o da una nevicata ma è ripartito divenendo un autentico miracolo della natura. Questo ci dimostra anche come l’attuale gestione forestale mediamente sia sbagliata, dove le famigerate «pulizie» del bosco o del sottobosco, possano nuocere eliminando di norma gli alberi che si accasciano al suolo, ma che invece oltre ad essere un espressione delle dinamiche naturali del bosco, finiscono per creare scenari e paesaggi molto suggestivi. Quale insegnamento migliore per noi esseri umani?
(Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio)