Lo sfruttamento del vento troposferico sembra promettente perché è più forte e costante, e un incremento del 10% della velocità del vento permette di ottenere un 33% di energia in più, riducendo il costo dell’energia da fonte eolica, fino quasi ad un terzo del costo per MWh degli impianti eolici a torre
Le fonti d’energia alternative stanno galoppando. Solo in Germania, l’anno scorso, sono state la prima fonte di fornitura di elettricità. Secondo una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata «Annual Renewable Energy Outlook 2014», la capacità installata di energia rinnovabile a livello globale raddoppierà, andando dai 1.566 gigawatt (GW) del 2012 fino a raggiungere quota 3.203 GW nel 2025, con un tasso di crescita medio annuo del 5,7%.
Il segreto di questo successo, è la ricerca e l’innovazione che ne aumentano l’efficienza e ne abbassano i costi.
L’eolico è fra le fonti che sta dimostrando la migliore performance, anche se ora i grossi impianti hanno subito un arresto per l’avanzare dell’eolico di minore impatto visivo.
Ma ci sono delle novità, ad esempio l’eolico troposferico. Su questo si è tenuta qualche settimana fa, un’audizione del responsabile del settore eolico dell’Unità tecnica fonti rinnovabili dell’Enea, Giacomo Arsuffi, presso la commissione Attività produttive della Camera per fare il punto sullo stato dell’arte della tecnologia per sfruttare l’energia eolica ad alta quota, sopra i 500 metri di altezza, che agisce appunto a livello del vento troposferico.
Attualmente l’energia eolica viene prodotta ad una quota non superiore ai 200 metri.
Questa ricerca di sfruttamento del vento troposferico sembra promettente perché il vento d’alta quota è più forte e costante, e un incremento del 10% della velocità del vento permette di ottenere un 33% di energia in più, riducendo il costo dell’energia da fonte eolica, fino quasi ad un terzo del costo per MWh degli impianti eolici a torre.
Esistono, infatti, avanzate tecnologie per lo sfruttamento del vento troposferico che sono nella fase di studio e di prototipi e che hanno bisogno di essere supportate con investimenti ad hoc per poter produrre impianti in grado di arrivare sul mercato.