È l’ora della terra

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    Wwf: con Earth hour torna la sfida per «cambiare il cambiamento climatico». Il 28 marzo milioni di persone nel mondo unite sotto il segno del Wwf per dare un futuro al pianeta

    Al grido di «Change Climate Change» torna, sabato 28 marzo (pochi mesi prima del tanto atteso nuovo accordo globale sul clima) l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20,30 alle 21,30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Una vera e propria sfida con cui, attraverso il coinvolgimento delle persone, dai cittadini a personaggi famosi, dalle aziende alle amministrazioni, ciascuno è chiamato a promuovere un’azione capace di generare un vero e proprio cambiamento come richiama lo slogan «Change Climate Change – Use your power». Un’azione che vedrà una tappa importante proprio nel 2015, anno in cui si deve chiudere il negoziato dell’Onu per un accordo globale, a Parigi, il prossimo dicembre nella COP21.

    Il 2014, secondo quanto hanno rilevato alcuni tra i più importanti centri di ricerca, che registrano le temperature globali del pianeta, come il Giss della Nasa, il Noaa, la Japan Metereological Agency e il Met Office britannico, è stato registrato come l’anno più caldo sulla Terra a partire dal 1880. Da allora, infatti, la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 0.8 gradi C. Sono quindi superati i record precedenti, sia quello del 2005 che del 2010. I dieci anni più caldi, con l’eccezione del 1998, sono tutti nel periodo che va dal 2000 ad oggi. Il cambiamento climatico è una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra grazie alla quale deriviamo il nostro benessere e il nostro sviluppo e la vita di centinaia di milioni di persone sul pianeta.

    «Il cambiamento climatico non è solo la questione del momento, è il problema della nostra generazione – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile energia e Clima del Wwf Italia – Earth Hour è il movimento focalizzato sul problema del cambiamento climatico e sulle possibili soluzioni che coinvolge persone, comunità, istituzioni e aziende nel mondo. Le luci si spegneranno per un’ora, ma le azioni di milioni di persone durante l’anno ispireranno le soluzioni necessarie per fermare il cambiamento climatico. Bisogna far presto e fare quello che la comunità scientifica ci consiglia, cioè decarbonizzare economia e sviluppo. Il riscaldamento globale non conosce confini: Earth Hour coinvolge tutti i cittadini del mondo e rende i loro gesti, uniti a tanti altri, altamente significativi di una volontà comune».

    Infatti, fin da ora gli organizzatori di Earth Hour stanno lavorando con cittadini, politici e imprese per guidare i progressi sul clima in oltre 120 paesi, come sta avvenendo con il governo del Nepal in materia di politica ambientale per facilitare l’accesso all’energia solare per l’uso residenziale urbano, con la sensibilizzazione sul clima nelle scuole in Europa e in Africa e con il lavoro con agricoltori e pescatori dall’Australia alla Colombia.

    I monumenti più famosi del mondo resteranno, ancora una volta, al buio durante Earth Hour e tutti i sostenitori nei cinque continenti potranno inoltre utilizzare l’Ora della Terra per promuovere soluzioni al cambiamento climatico: dal sostegno all’installazione di energia solare alla lotta alla deforestazione, dalla legislazione all’istruzione e le pratiche commercialieco-responsabili.
    All’appello del Wwf stanno rispondendo i primi testimonial: anche quest’anno Marco Mengoni ha scelto da subito di sostenere l’Earth Hour ed il suo messaggio è inserito nel video di promozione del Wwf.

    Nel 2014 i sostenitori di Earth Hour hanno raccolto fondi per piantare milioni di alberi, promuovere l’uso di stufe a basso consumo di carburante e ridurre l’impronta di carbonio di migliaia di scuole. Dal 2007, Earth Hour ha mobilitato imprese,organizzazioni, governi e centinaia di milioni di persone in oltre 7.000 città e 162 paesi.

    Earth hour in Italia

    Ad oggi in Italia i comuni di piccole e grandi città che hanno aderito a Earth Hour 2015 sono già 55: in Toscana la Regione Toscana e il Comune di Firenze hanno patrocinato l’iniziativa con lo spegnimento di importanti monumenti ed edifici quali il Palazzo Vecchio, il Ponte Vecchio, la Statua del David a Piazzale Michelangelo, il Centro Direzionale della Regione Toscana e il Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze.
    Nel resto d’Italia verranno spenti altri rilevanti monumenti e chiese, quali la Basilica di San Pietro a Roma, il Castello Sforzesco e il Palazzo Marino a Milano, il Palazzo Accursio di Bologna, l’Arena di Verona.
    Tra gli spegnimenti inediti non poteva mancare Expo 2015 che a Milano, a un mese dall’inizio della esposizione dedicata al cibo, spegnerà l’Expo Gate dove sono previste attività di animazione fin dal pomeriggio. Per trascorrere l’Ora di Buio verranno organizzate cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini.
    Anche alcune delle Oasi Wwf aderiscono organizzando eventi dedicati per quella sera, da Orbetello e Orti Bottagone in Toscana a Macchiagrande nel Lazio, da Alviano in Umbria al Bosco di Vanzago in Lombardia. E poi Valpredina, Valmanera, Miramare, le Cesine, Ripa Bianca di Jesi e Monte Arcosu.