«Sono in fase di studio le modalità operative per poter definire un piano di interventi finalizzati alla loro restituzione o alla compensazione, laddove ne ricorrano i presupposti»… un burocratese che fa tremare i polsi
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28/02/2014 la Legge n. 11 del 27/02/2015 di conversione del Decreto Legge n. 192 del 31/12/2014 recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative» (c.d. «Milleproroghe»).
La legge dispone proroghe anche in termini di Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.
La norma infatti proroga dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2015 il termine iniziale di operatività del sistema prevedendo altresì che le sanzioni previste per la mancata iscrizione o il mancato pagamento dei contributi annuali trovino applicazione a decorrere dal 1° aprile 2015.
Inoltre, sempre in tema Sistri, arriverebbe il rimborso da parte dello Stato dei contributi versati dalle imprese della filiera dei rifiuti per l’iscrizione al sistema relativamente agli anni dal 2010 al 2012, tramite restituzione o compensazione sui futuri oneri da versare. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario di Stato all’Ambiente, Silvia Velo, in risposta a una interrogazione parlamentare presentata alla Camera dall’on. Patrizia Terzoni (M5S). Si tratta di contributi indebitamente versati dalle imprese per il Sistri che negli anni 2010, 2011, 2012 non ha operato.
Per questi oneri versati a titolo di iscrizione al Sistri, rivela Velo:
«Sono in fase di studio le modalità operative per poter definire un piano di interventi finalizzati alla loro restituzione o alla compensazione, laddove ne ricorrano i presupposti».
Inoltre, e per finire, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che «Consip bandirà la gara per l’affidamento in concessione dello sviluppo e della gestione del Sistema di tracciabilità dei rifiuti».
In definitiva, tanti elementi che fanno parlare ancora di Sistri.
Le aziende aspettano i contributi inutilmente versati negli anni 2010-2012 anche se quei «presupposti» dichiarati dal sottosegretario di Stato all’Ambiente fanno tremare in quanto nessuno ne ha cognizione.
È il caso di continuare a dare fiducia ad un sistema che sino ad ora ha solo rappresentato un inutile peso economico per le aziende e che si ripresenterà solo con una veste diversa?
Tanti dubbi, troppe perplessità, molta stanchezza.
Noi restiamo ad osservare le evoluzioni…