Cultura ambientale cercasi

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Una serie di interventi legislativi cozzano con l’equilibrio ambientale nazionale. L’ambiente deve essere parte fondamentale della visione d’insieme altrimenti scatenerà nella contraddizione della sua gestione una serie di forze centrifughe che metteranno il sistema perennemente in pericolo

Il Disegno di Legge «Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche» (Atto Senato n. 1577) prevede lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato ed il passaggio in altra Forza di Polizia.
La Coldiretti lombarda, citando uno studio del Parco Adda Sud in collaborazione con l’università Bicocca di Milano, segnala che in Lombardia ci sono sempre meno rondini, circa il 4% in meno ogni anno, con punte del 70% in meno delle coppie nel Lodigiano.
Il progetto Ombrina Mare ha ricevuto il parere positivo della Commissione Valutazione di Impatto Ambientale nazionale il 6 marzo scorso. Il Forum abruzzese dei Movimenti dell’Acqua, che ha dato la notizia, sostiene che questo atto apre la strada «all’arrivo della piattaforma della Rockhopper per 24 anni con la sua mega-nave raffineria, davanti alla Costa chietina che dovrebbe essere protetta dal parco nazionale istituito dal Parlamento nel 2001 e non ancora perimetrato». In una nota il Forum H2O definisce il parere «una decisione che calpesta i diritti degli abruzzesi a governare il destino del territorio, considerato che contro il progetto il 13 aprile 2013 vi fu la più grande manifestazione popolare mai organizzata nella storia della regione».
Decisamente la cultura ambientale italiana è andata all’estero seguendo tanti giovani di talento. Saranno pure utili gli interventi per mettere in sicurezza l’economia italiana ma per farne che cosa?
I fatti citati all’inizio sono fatti presi dall’ultim’ora, di ben più gravi è tappezzata la vita della nostra nazione, dalla sicurezza delle scuole al modo di costruire le case, dall’assetto idrogeologico del territorio ad un progetto nazionale di difesa del paesaggio, per non parlare dell’energia, dell’agricoltura, del sistema di tassazione… le carenze, le sviste, la malapolitica hanno così colpito tutto il tessuto nazionale che viene da dire: da che cosa mettiamo in sicurezza l’economia nazionale?
Allora alziamo bandiera bianca? Assolutamente no. Ma è urgente far capire a chi ci governa, se vogliono continuare ad essere sostenuti, che non è possibile governare senza un progetto condiviso e pubblico di coinvolgimento di tutti.
L’ambiente è come la coesione familiare. Può chiamarsi famiglia un insieme di persone che pur legati da relazioni familiari ognuno fa la sua vita con le sue abitudini e pescando tutti dallo stesso fondo?
Se un palazzo è arrivato al punto che richiede una ristrutturazione la politica di aggiustare il portone, mettere una pezza al terrazzo, tinteggiare prima un piano e poi un altro non è certamente la cosa più intelligente.
L’ambiente deve essere parte fondamentale della visione d’insieme altrimenti scatenerà nella contraddizione della sua gestione una serie di forze centrifughe che metteranno il sistema perennemente in pericolo.