Gli Yanomami sono resistenti agli antibiotici

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È stato scoperto da alcuni studiosi come indiani che vivono in tribù isolate nel Venezuela siano resistenti agli antibiotici pur non avendone mai presi. Lo si è scoperto esaminando il loro microbioma, l’insieme di microrganismi che vivono in tutti noi

Le piante che vivono in un bosco o su una costa che si vogliono proteggere, non sono un ostacolo alla cementificazione né quei popoli che vivono isolati in Amazzonia o altrove sono un ostacolo alla deforestazione ma sono un’opportunità.
Ce ne accorgiamo solo quando un ricercatore scopre principi attivi che poi serviranno a curare sia chi protegge la natura sia chi vorrebbe tappezzare le coste con villaggi turistici ed infilare alberghi fra i boschi.
Ed è accaduto che ricercatori americani abbiano scoperto come alcuni indiani Yanomami siano resistenti agli antibiotici pur non avendone mai presi. Lo si è scoperto esaminando il loro microbioma, l’insieme di microrganismi che vivono in tutti noi. 

Gli Yanomami sono un popolo orgoglioso è tutt’ora minacciato, dal Brasile al Venezuela, dove mercanti di legname tagliano le foreste facendo venir a mancare l’habitat per queste tribù che dalla foresta traggono il loro sostentamento.
Con loro scomparirebbe una cultura e una biodiversità umana che potrebbe salvare la vita di molti uomini se solo riflettessimo se qualche metro quadro di parquet o teak valgano la perdita di un patrimonio irripetibile.