Sistri… sanzioni da sospendere

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Al fine di coinvolgere gli operatori interessati dal Sistri per individuare altre proposte migliorative, è stato predisposto il documento di consultazione Sistri. Trattasi di un questionario di quattro domande, da compilare ed inviare entro il 4 maggio esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata. Questo Sistri, ribattezzato «peggio di Equitalia», continua a perseguire le aziende che dichiarano di trasportare rifiuti e a pretendere contributi e a sanzionare inadempienze per violazioni legate ad un sistema che in pratica non funziona

Continuiamo a parlare del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) e questa volta a seguito di un incontro tenutosi il 15 aprile scorso, tra Il ministero dell’Ambiente, la Consip Spa e i Rappresentanti del Tavolo di concertazione e monitoraggio del Sistema.
Tra le principali ipotesi di evoluzione del Sistri discusse ritroviamo quella di:
– Garantire una piena integrazione dei sistemi gestionali che possano schermare totalmente il Sistri all’utente;
– Possibilità di compilazione (ex. registro cronologico e scheda movimentazione) in modalità off-line ed eventuale sviluppo di procedure di interazione con le associazioni;
– Riproduzione della struttura di un formulario… e altro ancora.
Al fine di coinvolgere gli operatori interessati dal Sistri per individuare altre proposte migliorative, è stato predisposto il documento di consultazione Sistri. Si tratta di un questionario di quattro domande, da compilare ed inviare entro il 4 maggio esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo mail sistri@postacert.consip.it.
È possibile on line visualizzare e scaricare la presentazione effettuata nel corso dell’incontro e il documento di consultazione Sistri. 
Osserviamo che a seguito di questo incontro si è realizzato un convegno in occasione del Transpotec Logitec di Verona, organizzato da Assotrasporti, sempre sullo «scottante» tema del Sistri.
Il workshop «Incontriamoci, proponiamo, lavoriamo su… trasporto rifiuti. Proposte concrete per ottimizzare la filiera dei rifiuti» facendo seguito proprio al Tavolo tecnico di monitoraggio del Sistri, aveva come obiettivo quello di stilare un vademecum di modernizzazione del Sistema.
Illustri relatori sono intervenuti, portando sul tavolo delle possibili soluzioni concrete per dare nuova vita ad un sistema di tracciabilità dei rifiuti, nato morto eppure tanto oneroso per le aziende di autotrasporto.
Da Giovanni Paone, Direttore editoriale di Ricicla TV e Amministratore unico Nica a Giuliano Latuga, consulente omologazioni e sicurezza stradale, passando dall’on. Patrizia Terzoni tutti sono stati concordi nell’affermare che gli enormi costi di questo sistema «costato oltre 400 milioni di costi diretti, senza quantificare quelli indiretti» risultano troppi per un qualcosa che ad oggi non risulta funzionare e che necessita di essere bloccato subito.
In particolare, l’on. Terzoni si è impegnata con Assotrasporti e i presenti in sala, a presentare un’interrogazione parlamentare e chiedere la sospensione immediata delle sanzioni.
Questo Sistri, ribattezzato dalla sala «peggio di Equitalia» in definitiva continua a perseguire le aziende che dichiarano di trasportare rifiuti, senza andare a cercare quelle che li trasportano senza dare nessuna comunicazione e a pretendere contributi e a sanzionare inadempienze per violazioni legate ad un sistema che in pratica non funziona.
Non è uno scherzo, è l’Italia…

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