Operativo un nuovo «Polo della ricerca» del Cnr all’interno del quale sono presenti sette Istituti: la pluralità di tematiche garantirà la prosecuzione delle attività già avviate nei settori salute e riabilitazione, meccanica, ottica, robotica, ambiente, aerospazio, edilizia e nautica. L’obiettivo è migliorare le collaborazioni con i partner esterni
Si è tenuta oggi, all’interno del Campus di Lecco del Politecnico di Milano, l’inaugurazione del Polo dove saranno presenti sette Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr): Istituto per l’energia e le interfasi (Ieni), Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare (Ibfm), Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn), Istituto nazionale di ottica (Ino), Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (Insean), Istituto polimeri e compositi biomedicali (Ipcb) e Istituto di tecnologie industriali e automazione (Itia). A margine dell’inaugurazione, si è tenuto presso il Consiglio di amministrazione dell’Ente.
L’area di circa 4.600 mq articolati su 4 livelli, ospita laboratori e progetti di ricerca condivisi Cnr-Politecnico di Milano e nasce a seguito del forte investimento e della stretta sinergia con numerose istituzioni attive nel territorio (Istituto scientifico Medea, Ospedale di recupero e riabilitazione «Villa Beretta», Ircss Inrca, Osservatorio astronomico di Brera dell’Istituto nazionale di astrofisica) e dell’attività di coordinamento di Univerlecco, associazione che riunisce i principali attori che compongono il «Sistema Lecco». Decisivi sono stati i due accordi quadro tra Regione Lombardia e il Cnr, siglati nel 2006 e nel 2012 per l’attuazione di programmi di ricerca e sviluppo finalizzati ai bisogni sociali ed economici della Regione.
«Il completamento del Polo tecnologico conclude un percorso iniziato nel 1992 con l’insediamento a Lecco del primo centro del Cnr e rappresenta un concreto esempio di ecosistema territoriale dell’innovazione, frutto della collaborazione tra istituzioni pubbliche e private e destinato a esercitare una forte capacità di leva e rilancio dell’economia locale – ha dichiarato Luigi Nicolais, presidente del Cnr -. Mettiamo così in circolo le migliori energie e competenze disponibili in aree che spaziano dalla meccanica all’industria, dall’edilizia alla protezione civile, dall’energia alla salute, dalla nautica all’ottica. La realizzazione di infrastrutture di didattica e ricerca avanzate e di reti di servizi a disposizione dei cittadini e del tessuto imprenditoriale locale e nazionale ha l’obiettivo di potenziare e attrarre nuove attività e di rispondere alla domanda di innovazione e crescita di una comunità che ha scelto con convinzione di puntare su formazione e ricerca per il suo futuro».
«L’inaugurazione del Polo della Ricerca del Cnr a Lecco aggiunge un ulteriore tassello a una sperimentazione di successo che auspico possa essere vettore per ulteriori esperienze su territorio nazionale – ha detto Vico Valassi, presidente della Camera di commercio di Lecco e Univerlecco -. Già nel 2007 la convenzione che sancisce l’insediamento del Cnr entro il Campus del Politecnico – che vede ora potenziato l’abbinamento di alta formazione universitaria, ricerca e innovazione – prevede che i ricercatori possano usufruire anche dei laboratori dell’altro ente, al fine di fare sinergia negli investimenti, creare team trasversali e offrire interlocutori univoci a imprese ed enti. Le tematiche principali che le Unità operative dei 7 Istituti che si insedieranno nel Polo svilupperanno sono frutto di un confronto continuo che proseguirà anche nei prossimi mesi, per individuare le priorità e le opportunità di collaborazione. Ritengo questo momento un grande risultato del Sistema Lecco, che andrà a beneficio in primis del territorio, ma più in generale della competitività del Paese».
«Voglio complimentarmi con il Cnr e con il Politecnico di Milano per il lavoro svolto nel realizzare questo centro, che rappresenta al meglio le sinergie e le alleanze che vogliamo promuovere – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni -. La ripresa passa dalla ricerca, settore che in Lombardia trova un contesto molto favorevole. Nel corso della legislatura abbiamo già stanziato oltre 270 milioni di euro in ricerca e innovazione ma il nostro obiettivo è di raddoppiare l’attuale livello di investimenti, pari all’1,6%. Con “InnovaLombardia” saranno generati investimenti complessivi per circa 1 miliardo. All’interno del Por Fesr (Programma operativo regionale Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020 abbiamo dedicato un intero asse per rafforzare ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione. Un Paese migliora se ci si mette insieme per raggiungere obiettivi comuni. In questo senso, l’alleanza tra Istituzioni, Regione, Università e imprese può davvero rilanciare l’economia in Lombardia e in Italia».
«L’odierna inaugurazione – ha commentato l’Assessore lombardo alle attività produttive, ricerca e innovazione Mario Melazzini -. conferma l’importanza e il valore dell’alleanza tra Regione Lombardia e Cnr, che da subito si è distinta per efficacia e innovazione e che con convinzione si è deciso di rinnovare per i prossimi due anni. Tra i principali obiettivi che ci poniamo, quello di massimizzare le ricadute sul sistema economico regionale, attraverso un rafforzamento delle azioni di trasferimento tecnologico, una maggiore integrazione tra gli istituti del Cnr lombardi in modo da ampliare trasversalità, interdisciplinarietà e scambio di conoscenza. Si sta valutando una focalizzazione, in particolare, su alcuni ambiti applicativi eccellenti, quali l’industria della salute applicata all’invecchiamento, la sostenibilità ambientale e eventualmente anche “smart cities”: smart living, smart care, Itc».