L’elettricità fornita dalle 17.000 celle fotovoltaiche che, dopo aver ricaricato completamente le batterie, stanno fornendo all’aereo 21 chilowatt di potenza sufficienti per azionare i quattro motori da 13 chilowatt ciascuno e i servizi della cabina di pilotaggio. Il pilota, André Borschberg, dovrà percorrere 8.300 chilometri della distanza Nagoya-Hawaii
Alle 4 e mezzo di domenica mattina, ora locale (in Italia erano le 20,30, 18,30 UTC) l’aereo Solar Impulse 2 è partito dall’isola di Nagoya in Giappone per un volo di 1.200 chilometri fino alle isole Hawaii, senza carburante, con le 4 eliche alimentate soltanto dall’energia solare. È la ottava tappa, la più lunga, del volo dell’aereo intorno al mondo.
Ha affrontato la prima notte di volo nella quale ha dovuto utilizzare l’energia accumulata nelle batterie caricate nei giorni scorsi con l’energia solare.
In questo momento i quattro gruppi di batterie sono carichi quasi al 100 % e l’aereo vola a circa 9.000 metri di altezza utilizzando al massimo l’intensità della radiazione solare; la velocità è di poco meno di 100 km all’ora.
L’aereo solare è pilotato da una sola persona, André Borschberg, che volerà per cinque giorni e cinque notti consecutive, dormendo circa 40 minuti al giorno, in due turni di venti minuti ciascuno.
L’aereo è dotato di quattro bombole di ossigeno ed è rifornito per 17 razioni di alimenti per il pilota.
Quando in Italia erano le 9 di questa mattina per l’aereo Solar Impulse 2 erano le cinque del pomeriggio e l’aereo volava sul Pacifico a 9.000 metri di altezza, in pieno Sole. Ha già volato un intero giorno, una notte e sta ora utilizzando appieno l’elettricità fornita dalle 17.000 celle fotovoltaiche che, dopo aver ricaricato completamente le batterie, stanno fornendo all’aereo 21 chilowatt di potenza sufficienti per azionare i quattro motori da 13 chilowatt ciascuno e i servizi della cabina di pilotaggio.
Il pilota André Borschberg è in volo da 36 ore e ha percorso 2.300 degli 8.300 chilometri della distanza Nagoya-Hawaii.
Davvero si può contare sull’energia solare anche per compiti ambiziosi come questo, si può pensare ad un futuro solare.