Nel week end finalmente le armate infernali africane cominceranno a lasciare le nostre regioni e soprattutto al nord e al centro le temperature torneranno nella media stagionale. Ancora caldo ed afa invece resisteranno su gran parte delle regioni meridionali. Forti temporali e acquazzoni improvvisi al nord, al centro temporali pomeridiani nelle zone a ridosso dei rilievi. Qualche temporale anche al sud lungo la bassa dorsale appenninica. I mari a nord della penisola da calmi a poco mossi, tutti gli altri da poco mossi a calmi
La settimana appena trascorsa è stata definita la settimana più calda ed afosa dopo quella del 2003, quando allora tutta l’Europa fu invasa da continue bolle di calore africane che durarono mesi e che alla fine produssero oltre 70.000 vittime. Ci auguriamo che ciò non debba verificarsi in questa estate rovente sperando invece che l’inferno africano torni a casa.
Purtroppo, come temevamo, questo caldo torrido ha prodotto i primi catastrofici incendi di foresta in molte regioni, soprattutto in Campania e in Sardegna. Vediamo ora cosa ci dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni.
Le previsioni
Se qualcuno aspettava l’arrivo di un po’ di refrigerio e l’allontanamento della bolla africana, deve mettersi l’anima in pace: «L’Inferno africano» continuerà ad opprimerci! Vediamo allora cosa accadrà giorno per giorno:
Lunedì: L’alta pressione africana si è ormai stanziata su tutto il Mediterraneo e all’Italia non dà tregua, caldo ed afa da record in tutte le città. Le città più calde: Bolzano, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari dove in alcuni casi, soprattutto al sud, si potranno raggiungere e superare i +40°C. Anche il mare risulta caldo oltre misura con temperature soprattutto sul Tirreno centrale e meridionale nei pressi delle coste che andranno dai +27 ai +30°C. Un po’ di refrigerio sulle Alpi e Prealpi soprattutto orientali per temporali di calore che si manifesteranno a partire dal primo pomeriggio.
Martedì: Ancora inferno di caldo e soprattutto di afa con temperature percepite nelle grandi città del centro sud di oltre i +45°C. Rischio grandi incendi boschivi e aumento esponenziale dei malori della calura negli anziani e nei più piccoli. Forti temporali ancora su molte località delle Api e dell’Appennino settentrionale.
Mercoledì: fotocopia del giorno prima, c’è solo da supporre che farà molto più caldo sul versante tirrenico che non su quello adriatico, ma comunque sempre gran caldo e afa insopportabile. Oltre a questa situazione di estremo disagio, la gente dovrà fare i conti con le infestanti zanzare tigre che si scateneranno a pungere braccia e gambe soprattutto di chi si troverà in campagna o vicino a fiumi e laghi. Ancora temporali di calore nelle zone a ridosso delle Alpi. I mari generalmente calmi e questo vorrà dire ancora sbarchi sulle nostre coste.
Giovedì: continuano le notti insonne degli italiani afflitti da un caldo record che ormai sta eguagliando quello drammatico del 2003. Comincia tuttavia a penetrare sulle regioni settentrionali un po’ di aria più fresca atlantica e ciò determinerà, ovviamente, forti temporali al nord e nelle zone più interne del centro. Il caldo e l’afa nelle grandi città, nonché le zanzare però non molleranno.
Attendibilità al 70%
Venerdì: al nord arriva un po’ di refrigerio grazie alla presenza marginale di un nuovo fronte instabile atlantico che interesserà tutta l’Europa continentale. Forti temporali e diminuzione delle temperature su gran parte delle regioni settentrionali ad iniziare dal Piemonte e finire nel Friuli. Dallo scontro tra aria torrida africana e più fresca atlantica si temono fenomeni meteo di forte intensità soprattutto nel Triveneto. Al centro e al sud solo una leggera diminuzione delle temperature e dell’afa, ma non al punto da farci respirare, continuerà, quindi l’afa insopportabile dentro le grandi città del centrosud.
Week End: finalmente le armate infernali africane cominceranno a lasciare le nostre regioni e soprattutto al nord e al centro le temperature torneranno nella media stagionale. Ancora caldo ed afa invece resisteranno su gran parte delle regioni meridionali. Forti temporali e acquazzoni improvvisi al nord, al centro temporali pomeridiani nelle zone a ridosso dei rilievi. Qualche temporale anche al sud lungo la bassa dorsale appenninica. I mari a nord della penisola da calmi a poco mossi, tutti gli altri da poco mossi a calmi.