Un bollino verde a garanzia della qualità e dei finanziamenti per interventi di efficientamento e messa in sicurezza. Ad oggi sul territorio italiano sono presenti oltre 40mila edifici ad esclusivo o prevalente uso scolastico con consumi termici pari a 9,5 TWh/ anno ed elettrici di 3,66 TWh/anno
Avviare per la prima volta a livello nazionale un programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli oltre 40mila edifici a uso scolastico. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto oggi fra la Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Enea, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’iniziativa si focalizza sugli interventi per la sostenibilità e l’efficientamento energetico degli edifici ma anche per la messa in sicurezza dal rischio sismico e la bonifica da amianto.
In particolare, verrà creata una «task force Enea-ItaliaSicura», ovvero una specifica struttura operativa costituita da tecnici e ricercatori altamente qualificati dell’Agenzia che proporrà alla Struttura di missione i possibili modelli di intervento e le soluzioni tecnologiche, nonché i format per acquisire le informazioni necessarie per la valutazione dei progetti presentati (consumi, condizioni dell’immobile, elementi progettuali, costi etc.).
Fra le novità più significative, una sorta di «bollinatura» verde da parte di Enea a garanzia della qualità e dell’intervento proposto sotto il profilo tecnico-economico e di certificazione del risparmio energetico.
La «task force Enea-ItaliaSicura» potrà inoltre supportare i soggetti interessati nelle fasi di acquisizione dei finanziamenti e delle autorizzazioni, nonché nelle fasi realizzative, di collaudo e di gestione.
Gli interventi previsti riguardano gli aspetti architettonici, strutturali, sismici, energetici e funzionali, nonché la bonifica per l’eventuale presenza di amianto negli edifici oggetto dell’intervento.
«Grazie alla collaborazione con Enea procederemo alla riqualificazione degli edifici scolastici garantendo aspetti architettonici, strutturali e funzionali nell’ottica della sostenibilità e dell’efficientamento energetico degli istituti». Così Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri. «Un grande lavoro congiunto – continua Laura Galimberti – che ci consentirà di fornire un utile supporto agli Enti locali nell’opera di riqualificazione energetica delle scuole presenti sul loro territorio e che prosegue nell’impegno del Governo per garantire Scuole sostenibili, già avviato grazie ai 350 milioni di euro stanziati dal Fondo Kyoto».
«L’Enea in qualità di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica e di referente per il Patto dei Sindaci è il soggetto che può mettere a disposizione elevate competenze nel campo dell’uso efficiente e sostenibile dell’energia e delle tecnologie innovative per la bonifica da amianto e la salvaguardia dai rischi sismico e idrogeologico – afferma il Commissario Enea Federico Testa -. Questo accordo con la Presidenza del Consiglio ci permette di mettere le nostre conoscenze a disposizione del Paese per rendere finalmente sicure e “green” tutte le scuole italiane. Inoltre la nostra valutazione degli interventi favorirà l’accesso ai finanziamenti come una sorta di bollino di garanzia sulla validità strutturale ed economica del progetto di ristrutturazione».
La Struttura di missione garantirà che la scelta e la realizzazione degli interventi di riqualificazione vengano realizzati con la più elevata efficienza in termini di rapporto tra i benefici (economici, energetici, ambientali e di sicurezza) e i costi di investimento. A tali fini, la Struttura di Missione si impegna a fornire le indicazioni sui modelli di intervento e sulle soluzioni tecnologiche da adottare, predisposte con il supporto dell’Enea, con i riferimenti tecnici e progettuali da adattare alle specifiche caratteristiche dei territori.
Ad oggi sul territorio italiano sono presenti oltre 40mila edifici ad esclusivo o prevalente uso scolastico – dei quali un terzo è concentrato in 10 province – con consumi termici pari a 9,5 TWh/ anno ed elettrici di 3,66 TWh/anno.