Elementi positivi sono venuti fuori al termine del presidio consistenti nel fatto che le regioni hanno calendarizzato la votazione nei rispettivi consigli regionali delle delibere per la richiesta di consultazione referendaria per abrogare l’art. 35 del «Decreto Sviluppo» e alcune parti dell’art. 38 dello «Sblocca Italia»
I delegati di Puglia, Basilicata e Calabria hanno partecipato, assieme a Carmela La Padula, referente del Coordinamento Nazionale NoTriv, al vertice e alla successiva conferenza stampa. Hanno preso la parola davanti a tutti i delegati delle associazioni, Greenpeace, Wwf, Legambiente, e comitati pugliesi già presenti in sala, e alla stampa locale e nazionale, spiegando le ragioni del presidio.
Si è svolto il 18 settembre, così come anticipato, in concomitanza con la Conferenza delle Regioni del Sud sul tema delle trivellazioni, la manifestazione interregionale #18S_NOTRIV, promossa da comitati e associazioni NoTriv.
Al presidio, che sin dalla mattina Prefetto e forze dell’ordine avevano tentato di tenere relegato su un marciapiede lontano dall’ingresso della Fiera, hanno preso parte circa 300 esponenti di realtà provenienti da Puglia, Basilicata e Calabria.
Mantenendo una costante attività di trattativa, la manifestazione è riuscita a delegare tre portavoce ottenendo un canale di rappresentanza diretto del presidio.
I delegati di Puglia, Basilicata e Calabria hanno partecipato, assieme a Carmela La Padula, referente del Coordinamento Nazionale NoTriv, al vertice e alla successiva conferenza stampa. Hanno preso la parola davanti a tutti i delegati delle associazioni, Greenpeace, Wwf, Legambiente, e comitati pugliesi già presenti in sala, e alla stampa locale e nazionale, spiegando le ragioni del presidio.
Obiettivo raggiunto insomma quello ottenuto dai NoTriv che sono riusciti a consegnare alle istituzioni presenti i documenti redatti dalle realtà territoriali delle varie regioni ossia le richieste del Coordinamento NoTriv Terra di Bari, già protocollate presso la Regione Puglia il 25 agosto scorso, gli appelli del Coordinamento NoTriv Basilicata e del Comitato popolare NoTriv Licata.
Elementi positivi sono venuti fuori al termine del presidio consistenti nel fatto che le regioni hanno calendarizzato la votazione nei rispettivi consigli regionali delle delibere per la richiesta di consultazione referendaria per abrogare l’art. 35 del «Decreto Sviluppo» e alcune parti dell’art. 38 dello «Sblocca Italia».
Inoltre elementi importanti anche sulla necessità di procedere con un’azione politica che non debba in nessun caso appiattirsi sui referendum, ma che serva a costituire una rete interregionale inclusiva, che sappia ancor più radicare il riconoscimento sul territorio delle assemblee aperte e costruite dal basso, quali luoghi di confronto e di decisione strategica, in grado di rilanciare e connettere le innumerevoli vertenze territoriali.
Un risultato politico, quello raggiunto durante la mobilitazione del 18 Settembre, che è di notevole spessore, foriero di possibili cambiamenti non solo nelle strategie di comunicazione mediatica, ma riguardanti il riconoscimento oggettivo dell’azione propositiva dei movimenti, che sul terreno dei beni comuni hanno saputo aprire, nel nostro Paese, uno spazio di ricomposizione sociale importante.