Come nasce l’iniziativa del «fitoforo»

802
Tempo di lettura: 3 minuti

Questa bella avventura a favore degli alberi e delle foreste nasce nel 2010, in occasione del recente vertice di Cancun (29 nov./ 10 dic. 2010), quando l’ambientalista pugliese Valentino Valentini, già coordinatore del Corita di Taranto e tra i promotori del nascente e giovanissimo Conalpa, decise di partire alla volta di Roma, solitario, per intraprendere una lunga marcia tra strade e piazze di rilievo come Stazione Termini, via nazionale, Altare della Patria, Colosseo e ritorno, Via del Corso, Piazza Navona, fino a Castel Sant’Angelo e Piazza del Vaticano.

Valentini aveva in spalla uno zainetto con un alberello sistemato al suo interno, un berretto verde foglia e un cartello al collo con su scritto «Messaggio per Cancun: salviamo le nostre foreste». Come racconta lo stesso Valentini, fu fotografato da molti turisti stranieri, rimasti affascinati da quel gesto così straordinario e originale e fu visto con curiosità dagli stessi romani.
Un gesto, quindi indubbiamente incredibile e spettacolare al tempo stesso, capace di attirare l’attenzione e emozionare. La solitaria marcia di Valentini fu il preludio di qualcosa di molto più grande che si sarebbe sviluppato pochi anni più avanti, riscuotendo un successo veramente inaspettato. Inizialmente in molti videro la sua iniziativa come di poco conto, incapace di smuovere le coscienze, ma non era affatto così. E solo il tempo avrebbe dato ragione alla sensibilità di quell’anziano ambientalista con un animo giovanissimo e la tempra di un atleta.
Nel 2011, assieme al Parco della Caffarella, si promuove una iniziale, ridotta «Marcia degli Alberi» (se così si poteva chiamarla) per le vie della capitale, ma l’eco della manifestazione non fu grandioso. Furono pochissimi i partecipanti, solo una decina. La gente e le stesse associazioni non erano ancora in grado di capire il valore della marcia e dell’alberello in spalla. Tuttavia il valore del messaggio ad essere recepito. Il 2011 è un anno di grandi cambiamenti nel nascente movimento a favore degli alberi, vengono prese decisioni importanti, ed è l’anno della nascita ufficiale di Conalpa come associazione. Da li a poco si ha un primo importante consolidamento delle posizioni del gruppo sulla promozione e valorizzazione della figura del fitoforo. Ma il lavoro si preannuncerà lungo ed impegnativo e dopo una difficile gestazione si dovrà aspettare dicembre 2012 per vedere su Roma una prima vera «Marcia degli Alberi» con la nascita ufficiale della figura del «fitoforo» che acquista una sua dignità e importanza.
Come preannunciato dallo stesso Valentini e dai vertici della giovanissima associazione Conalpa, il «fitoforo» è un fratello degli alberi, simbolo di una rinnovata, ritrovata serenità tra uomo e foreste, tra l’umanità e la Madre Terra. Attraverso i fitofori gli alberi possono muoversi in giro per le città, sistemati negli zainetti. Finalmente gli alberi non sono più oggetti ma acquistano una loro dignità assoluta, un’importanza quasi sacrale, come gli stessi figli. Questo è il messaggio forte, importantissimo che improvvisamente trasforma il fitoforo nel nuovo «mito» ambientalista del III millennio, in un’Italia devastata dalla cementificazione e dal taglio indiscriminato di alberi.
Tornando a dicembre 2012, grazie all’organizzazione e promozione congiunta di Conalpa, Corita e Respiro Verde Legalberi di Roma, si ha una prima vera «Marcia degli Alberi» che suscita così tanto clamore da comparire anche sulle colonne di importantissime testate giornalistiche di rilievo. Sono diverse le associazioni, soprattutto romane, che partecipano alla Marcia del 2012, che vede in Piazza San Silvestro in Roma, il luogo dell’incontro, una piazza priva di alberi che d’estate diventa un forno.
La protesta inizia proprio da qui e si snoda fino al ministero delle Poltiche agricole e forestali. È l’inizio della grande avventura dei fitofori e la Marcia degli Alberi diventa un appuntamento annuale, importante e fondamentale per protestare a favore delle foreste. Nell’aprile 2013, in occasione della grandiosa protesta contro il Petrolio in Abruzzo, il presidente di Conalpa Alberto Colazilli porta in spalla un grande Pinus pinea alto oltre 1,70, sistemato in uno zainetto, che svetta all’interno dell’immenso fiume umano della manifestazione che si snoda tra le vie principali di Pescara. La presenza di questo grande pino trasportato in spalla, simbolo vivente contro la deriva petrolifera abruzzese, crea tantissimo interesse, è fotografato da molta gente e viene trasformato in un caso mediatico.
Non solo Roma, quindi, come luogo di azione dei «fitofori» ma anche altre regioni d’Italia. Arriviamo al 2013, precisamente 6 ottobre, e la seconda edizione della «Marcia degli Alberi», organizzata e promossa da Respiro Verde-Legalberi, Corita e da Conalpa, torna a far parlare di sé. Questa volta si parte da Piazza del Popolo per muoversi su Via del Corso fino a Piazza San Silvestro, Piazza Barberini per finire davanti al ministero delle Politiche Agricole e Forestale. Numerose le associazioni che danno la propria adesione, tra cui Pro Natura, Touring Club e Movimento per la decrescita felice. Il numero dei partecipanti e dei fitofori aumenta in maniera esponenziale. L’evento ha il patrocinio dello stesso Comune di Roma che quindi lo ufficializza.
La «mitica» camminata solitaria di Valentini nel lontano 2010 si è evoluta ed è diventata un caso mediatico, uno spettacolare e simpatico modo per lottare a favore delle foreste che non va circoscritto a una sola città ma che deve diventare nazionale o addirittura internazionale. I dirigenti di Conalpa si stanno muovendo affinché questo originale format possa salvare più alberi possibili, smuovere più cervelli possibili, ringraziando tutte le associazioni che hanno aderito e che continueranno ad aderire, anche in futuro, al «mito del fitoforo».