Xylella, urge un incontro fra scienziati

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ulivi campagna
foto A. Fiore
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Il fenomeno Xylella è di rilevanza nazionale e continentale e si impone sì una giornata di comunicazione e valutazione sullo stato dei lavori, organizzato da un Ente istituzionale come la Regione. Si dovrebbe fare il punto e riferire sull’andamento delle ricerche e metodologie applicate, sui loro risultati e finanziamenti, sulle difficoltà incontrate, sui lavori agricoli consigliati e realmente effettuati ed, infine, una relazione sugli indennizzi reali arrivati agli agricoltori

Quando c’è un problema che sembra ingarbugliato e che non si vuole risolvere, si lancia subito una commissione. Quando c’è un problema che si vuole porre all’attenzione dei cittadini o degli addetti ai lavori, si organizza un convegno così si ha la possibilità di fare solenni promesse e mostrare la propria disponibilità e sensibilità.
Quando si dovrebbe tenere informata l’opinione pubblica su un argomento sensibile… non si fa niente.
E così, mentre continuano a ruota libera minacce, petizioni, congressi e soluzioni «miracolose» si continua nel braccio di ferro fra commissario e agricoltori per eradicare gli ulivi colpiti dalla Xylella e gli alberi vicini per una fascia forse eccessiva di 100 metri.
Ma qual è la situazione reale? Ci dicono solo che il problema avanza e che rischiamo un contenzioso con l’Europa.
Un problema così vitale per l’Italia continua ad essere un oggetto misterioso. E si continua a dire che è un problema del Salento… ma perché se viene danneggiato il patrimonio olivicolo della Puglia, l’Italia continuerà ad essere in vetta alla produzione mondiale?
Il fenomeno Xylella è di rilevanza nazionale e continentale e si impone sì una giornata di comunicazione e valutazione sullo stato dei lavori, organizzato da un Ente istituzionale come la Regione, a scadenza perlomeno annuale.
In questa occasione si dovrebbe fare il punto e riferire, da parte dei ricercatori, sull’andamento delle ricerche e metodologie applicate, sui loro risultati e finanziamenti, sulle difficoltà incontrate, sui lavori agricoli consigliati e realmente effettuati ed, infine, e molto importante, una relazione da parte delle autorità regionali sugli indennizzi reali arrivati agli agricoltori, per il danno subito e le spese sostenute.
E questa volta sì che ci vorrebbe una vera commissione per trarre le conclusioni e, oltre a mostrare le lacune evidenziate, rispetto alle azioni programmate precedentemente, potrebbe riproporre, per ogni nuovo anno, un crono programma più efficiente sul problema Xylella.
L’aggiornamento non deve essere una passerella ma uno scambio di informazioni, relazioni vere e proprie, un dibattito fra scienziati, istituzioni ed organizzazioni agricole, che si sono occupate realmente del controllo della Xylella.

 

R. V. G.