Creative in Puglia

745
Tempo di lettura: 2 minuti

Si sta capendo che valorizzando e dando possibilità di espressione a quello che i territori già di per sé esprimono attraverso le proprie identità culturali si torna a lavorare su ciò che noi stessi siamo in una riconversione di gran lunga più longeva di qualunque utopia industriale si sia perseguita nel passato

La Regione Puglia ha creduto nelle possibilità di sviluppo del territorio legate alle industrie culturali e creative. Prova ne è il riconoscimento nel novembre 2012 del Distretto Produttivo Puglia Creativa, primo e finora unico caso in Italia di distretto produttivo dedicato al settore.
Così viene presentato il Rapporto «Creative in Puglia» redatto da Symbola e dal Distretto Produttivo Puglia Creativa nell’ambito del progetto strategico Ice Innovation, Culture and Creativity for a new Economy.
Quello che si evidenzia nel Rapporto è la profonda evoluzione nell’ecosistema dello sviluppo a cui stiamo assistendo negli ultimi anni; da un’economia industriale, infatti, si è passati ad una economia fondata sui servizi ed il tutto in un contesto, fluido e mutevole, dove l’economia della cultura e della creatività si è spesso dimostrata uno degli strumenti più adatti a riconvertire i territori e le loro vocazioni produttive.
Si sta capendo che valorizzando e dando possibilità di espressione a quello che i territori già di per sé esprimono attraverso le proprie identità culturali si torna a lavorare su ciò che noi stessi siamo in una riconversione di gran lunga più longeva di qualunque utopia industriale si sia perseguita nel passato.
Andare ad investire su cultura e creatività, elementi questi che impongono una valorizzazione del nostro ecosistema anche in chiave turistica non è una moda del momento bensì una precisa scelta di politica economica peraltro, in qualche misura, obbligata dai tempi che viviamo.
A livello nazionale una definizione operativa e incentivante del comparto pur essendo all’ordine del giorno è sostanzialmente ancora agli albori; diversa è la situazione tra le Regioni che, nell’ambito dell’autonomia di ciascuna, hanno visto alcune mettere a punto ed ampliato da tempo politiche specifiche per il sistema delle Imprese Culturali e Creative, altre inserire l’espressione per la prima volta, in questo periodo, nel vocabolario dei documenti ufficiali.
Nel caso della Puglia, si è già avviata un’azione di stimolo del sistema culturale e creativo ed essa ha già iniziato a posizionarsi tra i segmenti importanti dell’economia ma soprattutto della società, mostrando la capacità di riattivarli entrambi.
Quello che si deve continuare a fare è rafforzare le imprese e il non profit che lavorano nel settore andando ad integrare i percorsi già iniziati aprendone di nuovi, percorsi capaci di far partire veramente l’economia e le società del territorio consentendo un salto di qualità dell’intero comparto.
Quello che ci restituisce la ricerca della Fondazione Symbola, ci mostra proprio come la Puglia sia ancora alle spalle delle Regioni che investono di più, ma davanti a molte altre che non hanno ancora avviato il percorso di valorizzazione del territorio.
In definitiva quello che si riscontra è che sicuramente ci sono i presupposti per consolidare e sviluppare il sistema e la congiuntura favorevole data dall’avvio della programmazione regionale e, in simultanea, di quella nazionale pone la Puglia di fronte alla sfida di allineare le analisi, le esigenze degli operatori e le strategie agli strumenti operativi andando a diversificare i contributi in relazione alle specificità dei territori e questo anche grazie alla L.R. 23/2007 che, facendo relazionare tutti gli attori di questo processo, riconosce e promuove i distretti produttivi.
Per scaricare la pubblicazione