A maggio mobilitazione mondiale contro le fonti fossili

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Le intenzioni delle organizzazioni coinvolte sono di andare a bloccare le attività impattanti con la presenza fisica, un passeggiare braccio sotto braccio in quei luoghi dove si muovono gli interessi di pochi a scapito della vita della popolazione intera, un sedersi all’interno degli stabilimenti andando ad interrompere le normali attività di lavorazione dei combustibili fossili

Dal 4 al 15 maggio 2016 alcune tra le associazioni ambientaliste mondiali più attive stanno organizzando una mobilitazione globale per richiamare i temi della sostenibilità ambientale in campo energetico e per mantenere i combustibili fossili nel terreno accelerando una giusta transizione verso il 100% di energia rinnovabile per un futuro sostenibile per tutti.
«Break Free 2016», questo il nome della mobilitazione che vedrà organizzate contestualmente varie azioni dislocate su tutto il pianeta andando a puntare alcuni tra i progetti a combustibili fossili più rappresentativi e pericolosi in tutto il mondo. Dopo il vertice sul clima a Parigi si ha bisogno di raddoppiare gli sforzi per porre fine all’uso di combustibili fossili distruttivi e scegliere un futuro pulito che si muova ad energie rinnovabili.
Le intenzioni delle organizzazioni coinvolte sono di andare a bloccare le attività impattanti con la presenza fisica, un passeggiare braccio sotto braccio in quei luoghi dove si muovono gli interessi di pochi a scapito della vita della popolazione intera, un sedersi all’interno degli stabilimenti andando ad interrompere le normali attività di lavorazione dei combustibili fossili.
Una marcia in difesa del diritto all’energia pulita in un contesto che dopo la Cop21 si pensava fosse favorevole al cambiamento ma che invece, a distanza di parecchi mesi, vive una situazione di stallo in cui le politiche nazionali stentano a dare un seguito a un accordo che, al momento, sembrerebbe solo un vincolo su carta.
E intanto le difficoltà a gestire i cambiamenti climatici ci sono e le situazioni che si vanno verificando hanno sempre più un carattere emergenziale e questo andando a registrare un 2015 caldissimo, l’anno più caldo mai registrato.
Innalzamento del livello del mare e tempeste estreme sono ormai all’ordine del giorno ed è in questo contesto che parte la mobilitazione «Break Free 2016» che vuole essere una denuncia, a livello globale, di una situazione esistente e sotto gli occhi di tutti che i vari governi nazionali, internazionali e mondiali non possono più ignorare.

Le associazioni coinvolte

350.
350.org
Asian Peoples Movimento su debito e lo sviluppo
Bold Nebraska
Coesus
CounterActContrastare
Ekoloji Kolektifi
Ende Gelände
NetworkRete europea Attac
Global Witness
Greenpeace International
Homef
Jatam
Kalikasan
Interventionistische Linke
Oil Change International
Olio Guarda
Movimento delle Filippine per la giustizia climatica
Walhi
WoMin genere africana e Estratti Alliance

Per approfondimenti