«La Puglia inaugura la prima velostazione dell’Italia meridionale e a questa ne seguiranno molte altre. Crediamo nel valore della mobilità sostenibile e desideriamo continuare ad investire per incentivare i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici e delle due ruote. Connettere la Puglia alle grandi ciclovie nazionali ed europee, peraltro, è un obiettivo della nostra strategia regionale sui Trasporti. Oggi si realizza un primo traguardo. Ma il nostro Piano prevede la realizzazione di altre 29 velostazioni e percorsi ciclabili»
È stata inaugurata la prima velostazione della città di Bari, realizzata nei locali di corso Italia 64, 66, 68 delle Ferrovie Appulo-Lucane e finanziata dalla Regione Puglia. Si tratta di un spazio dedicato a chi utilizza la bicicletta, con 116 postazioni, dove cittadini, turisti, pendolari potranno lasciare la propria bici per parcheggiarla, ripararla o noleggiarne una.
Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, ha dichiarato: «La Puglia inaugura la prima velostazione dell’Italia meridionale e a questa ne seguiranno molte altre. Crediamo nel valore della mobilità sostenibile e desideriamo continuare ad investire per incentivare i cittadini all’utilizzo dei mezzi pubblici e delle due ruote. Connettere la Puglia alle grandi ciclovie nazionali ed europee, peraltro, è un obiettivo della nostra strategia regionale sui Trasporti. Oggi si realizza un primo traguardo. Ma il nostro Piano prevede la realizzazione di altre 29 velostazioni e percorsi ciclabili».
Il progetto che ha dato la volata all’attivazione della prima Velostazione è denominato Intermodal (INTERmodality MOdel for the Development of the Adriatic Littoral zone) e riguarda l’individuazione di soluzioni e strategie di trasporto intermodale da individuare sull’area costiera, sia per decongestionare il traffico che subisce un sovraccarico specie nella stagione estiva, che per offrire valide alternative che possano essere replicate anche in altri contesti, a favore della mobilità urbana e turistica intermodale e che abbiano anche una valenza transfrontaliera.
Insomma utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile dando l’opportunità ai viaggiatori di andare a prendere il treno in bici e non in auto, sapendo di poter contare su un luogo sicuro e al chiuso dove lasciare la propria bicicletta.