Un network di 15 Paesi per controlli, tracciabilità, qualità

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L'albicocca «Claudia». Due vecchie e rinomate varietà campane («Portici» e «Vitillo») hanno originato una bella varietà precoce con frutti di ottimo sapore.
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Metrofood-Ri potrà contare su una infrastruttura «fisica» costituita da una rete diffusa di laboratori, ma anche da campi, fattorie sperimentali e impianti tecnologici per la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari in 15 Paesi europei. Una piattaforma web permetterà di condividere e di mettere a disposizione informazioni e dati

Si chiama Metrofood-Ri la nuova infrastruttura di ricerca europea a guida italiana che vede la partecipazione delle maggiori istituzioni di 15 Paesi impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità dei cibi e contrasto alle sofisticazioni e alle contraffazioni. Metrofood-Ri sarà coordinato dall’Enea, avrà il suo quartier generale nel Centro ricerche Casaccia e si propone di sostenere la ricerca scientifica, l’innovazione di prodotto e di processo e rendere sempre più efficaci i controlli in campo alimentare. Anche la Fao tra gli oltre 30 partner internazionali. A beneficiarne saranno i consumatori, le imprese e tutte le istituzioni impegnate a garantire la sicurezza alimentare e a combattere le contraffazioni.
Metrofood-Ri potrà contare su una infrastruttura «fisica» costituita da una rete diffusa di laboratori, ma anche da campi, fattorie sperimentali e impianti tecnologici per la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari in 15 Paesi europei. Una piattaforma web permetterà di condividere e di mettere a disposizione informazioni e dati.
L’iniziativa coinvolge un comparto, quello agroalimentare, che in Italia conta 58mila imprese con un giro d’affari di 133 miliardi di euro, mentre il cosiddetto italian sounding (il falso made in Italy) solo in questo settore ha superato i 60 miliardi di euro di fatturato, quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti originali.
«La metrologia per l’agroalimentare è un settore emergente – spiega Giovanna Zappa dell’Enea, coordinatrice del progetto – che apre nuove possibilità sul fronte della qualità, della sicurezza e la rintracciabilità degli alimenti. Oltre a rafforzare la cooperazione internazionale e sviluppare metodologie e procedure armonizzate a livello europeo per eseguire misure chimiche e biologiche sempre più affidabili, con Metrofood intendiamo avvicinare la scienza ai cittadini, rafforzando la fiducia dei consumatori verso la qualità e l’autenticità delle produzioni agroalimentari».
La nuova infrastruttura di ricerca è stata presentata oggi a Roma presso la sede dell’Enea nel corso del convegno «Metrofood-Ri: una nuova infrastruttura europea per lo sviluppo del sistema agroalimentare e la tutela dei consumatori», al quale hanno partecipato, oltre a ricercatori dell’Agenzia, rappresentanti dei Ministeri dello Sviluppo Economico, Salute, Istruzione, Università e Ricerca, Politiche agricole e Affari Esteri, Agenzia per la Coesione Territoriale, Esfri (European Strategy Forum for Research Infrastructures), Apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea), Cluster Agrifood Nazionale, Iss (Istituto superiore di sanità), Inrim (Istituto nazionale di ricerca metrologica), Cnr, Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) e Invitalia.