I problemi della decadenza biofisica del cervello

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amore cervello
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Il grande contributo a queste ricerche del prof. Gianni Degli Antoni, padre dell’Informatica italiana, che negli ultimi 15 anni ha dato contributi allo sviluppo della bioinformatica patrocinando il ciclo di Coherence che ha raccolto i contributi interdisciplinari di parti importanti della scienza italiana e mondiale

La ricerca della salute e del successo continua anche nei territori difficili e pieni di sabbie mobili del controllo delle reazioni avverse ai farmaci (grande trionfo del Novecento), e della lotta al decadimento precoce del cervello. Temi che segnano il contributo italosvizzero all’IX International Symposium, «Actual problems of biophysical medicine» che si svolgerà dal 13 al 15 maggio a Kiev, in Ucraina.

Di rilievo è che questi temi accolti ancora oggi in una delle grandi capitali dell’Est, abitualmente vengono trattati con freddezza dalle nostre parti (freddezza da gelo non da fusione fredda che oramai è caldissima), con pressioni varie e avariate che ne vorrebbero delegittimare il valore scientifico e medico oltre che personale dei ricercatori impegnati su settori della pratica medica che vedono le famiglie, i medici, il governo e la società tutta in grande difficoltà.

Colgo l’occasione per ricordare il grande contributo a queste ricerche del prof. Gianni Degli Antoni, padre dell’Informatica italiana, che negli ultimi 15 anni ha dato contributi allo sviluppo della bioinformatica patrocinando il ciclo di Coherence che ha raccolto i contributi interdisciplinari di parti importanti della scienza italiana e mondiale.
Gianni ci ha lasciati e bisognerà ricucire le fila pubbliche e private per rilanciare le ricerche sulle frontiere della scienza che possono darci la possibilità di ottimizzare la grande potenza della terapia farmacologica (tutta a 360 gradi) che deve puntare a ridurre le reazioni avverse che ben oltre le morti da prima pagina alla Piombino, mietono silenziosamente 100.000 morti negli Stati Uniti con cinque milioni di reazioni avverse di cui la metà gravi.

Nel contesto degli interessi legittimi delle imprese credo che uno sforzo per illuminare queste aree critiche, sia necessario da parte delle imprese e da parte dei Governi a cui è assegnata la tutela della salute pubblica.

 

Sintesi 1
Sintesi 2

 

Vincenzo Valenzi