«Un successo dei cittadini e della coalizione StopGlifosato che ci fa ben sperare per il voto finale. La decisione rinviata per l’ennesima volta indica la difficoltà a trovare una soluzione condivisa al problema del rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato. La decisione è ora rinviata al Comitato di appello e la coalizione non ha intenzione di smuoversi dalle sue posizioni. L’unica risposta adeguata è l’applicazione rigorosa del principio di precauzione con la messa al bando definitiva dell’erbicida»
Rimbalza sui media europei la notizia del mancato accordo sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato, un mancato rinnovo ottenuto dall’assenza di una maggioranza qualificata.
Un’incertezza a livello politico che rappresenta il risultato della mobilitazione di milioni di cittadini europei che in oltre due milioni hanno sottoscritto la petizione di Avaaz, contro il rinnovo, 153.000 solo in Italia.
Maria Grazia Mammuccini, la portavoce del Tavolo delle associazioni StopGlifosato(1), dice: «Un successo dei cittadini e della coalizione StopGlifosato che ci fa ben sperare per il voto finale. La decisione rinviata per l’ennesima volta indica la difficoltà a trovare una soluzione condivisa al problema del rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato. La decisione è ora rinviata al Comitato di appello e la coalizione non ha intenzione di muoversi dalle sue posizioni. L’unica risposta adeguata è l’applicazione rigorosa del principio di precauzione con la messa al bando definitiva dell’erbicida».
E l’Italia si è astenuta insieme a Germania, Francia, Grecia, Austria e Portogallo e Lussemburgo. Solo Malta ha votato contro.
«La posizione dei ministri italiani dell’Agricoltura e dell’Ambiente ha consentito di mantenere salda la posizione dell’Italia. Ci auguriamo che questa posizione, se non una ancora più coraggiosa, rimanga inalterata fino in fondo», questo conclude la portavoce.
E intanto molti nomi noti si sono mobilitati per difendere la campagna.
Anche Luciana Littizzetto, a suo modo, ha acceso i riflettori sul glifosato alla vigilia dell’importante appuntamento europeo… Ma cos’è il glifosato?
Il glifosato, o glifosate, è un analogo aminofosforico della glicina, noto come erbicida totale, non selettivo. Il composto chimico è divenuto di libera produzione nel 2001, anno in cui è scaduto il relativo brevetto di produzione, fino ad allora appartenuto alla Monsanto Company.
Un composto chimico scoperto nel lontano 1950 dal chimico Henry Martin e in un primo tempo non oggetto di pubblicazione e poi successivamente riscoperto, in modo indipendente, nel 1970 nell’ambito di una ricerca sugli addolcitori d’acqua condotta dalla Monsanto sugli analoghi dell’acido aminometilfosforico.
Un composto chimico contro il quale si sono schierati 96 scienziati di 25 diversi Paesi i quali hanno pubblicato una lettera aperta al Commissario europeo per la Salute, Vytenis Andriukaitis, criticando il parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che nega la pericolosità del diserbante.
E in tema glifosato non si può non ricordare il reportage realizzato da Pablo Ernesto Piovano, un fotografo argentino che nel 2014 ha deciso di documentare la condizione della popolazione del suo Paese che lavora o vive nei pressi dei campi coltivati a soia Ogm dove si usano dosi massicce di diserbanti.
Un reportage «El costo humano de los agrotóxicos», esposto all’edizione 2015 del Festival della fotografia di Lodi, che descrive in maniera durissima il costo umano che consegue all’utilizzo di questo pericoloso veleno.
In Europa ora si deve scegliere e applicare il principio di precauzione significa solo StopGlifosato subito.
(1) Coalizione alla quale aderiscono l’Associazione culturale pediatri, Aiab, Anabio, Apinsieme, Assis, Associazione per l’agricoltura biodinamica, Asso-Consum, Asud, Avaaz, Cdca, Centro documentazione conflitti ambientali, Consorzio della quarantina, Cospe Onlus, Donne in campo Cia Lombardia, Equivita, Fai, Fondo ambiente italiano, Federbio, Federazione Pro Natura, Forum italiano dei Movimenti per l’acqua, Firab, Green Biz, Green Italia, Greenme, Greenpeace, Ibfan, Italia, Il Fatto Alimentare, Il test, Isde Medici per l’ambiente, Istituto Ramazzini, Italia Nostra, Legambiente, Lifegate, Lipu-Birdlife Italia, Mdc-Movimento Difesa Del Cittadino, Navdanya International, Nupa-Nutrizionisti per l’ambiente, Pan Italia, Pesticide Action Network, Rees-Marche, Slow Food Italia, Terra Nuova, Touring club italiano, Unaapi-Unione nazionale associazioni apicoltori italiani, Upbio, Vas-Verdi ambiente e società, Wwf Italia, Wwoof-Italia.