È legge la «rete» che protegge l’ambiente

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Termina oggi l’iter legislativo articolato e a tratti faticoso di una Legge che si rende necessaria al Paese per avere garantite in maniera omogenea in tutto il territorio le attività di analisi e valutazione ambientale

Dopo circa tre anni dall’inizio del suo iter parlamentare, con 354 voti a favore, nessun no e 15 astenuti, la Camera ha approvato ieri in via definitiva la Legge che istituisce il Sistema nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa) e disciplina l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra).
Il Sistema, che conta oggi la presenza sul territorio nazionale di 21 tra le Agenzie Regionali (Arpa) e Provinciali (Appa), punto di riferimento, tanto istituzionale quanto tecnico-scientifico, che coniuga conoscenza diretta del territorio e dei problemi ambientali locali con le politiche nazionali di prevenzione e protezione dell’ambiente, ha il compito di assicurare omogeneità e efficacia alle attività di controllo pubblico della qualità dell’ambiente del nostro Paese, a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale, qualificandosi come fonte ufficiale, omogenea ed autorevole per ciò che riguarda informazione, monitoraggio, analisi e valutazione ambientale, a garanzia della tutela non solo dell’ambiente ma anche di chi ci vive.
Bernardo De Bernardinis, Presidente del Consiglio Federale dell’Snpa, ha dichiarato: «Termina oggi l’iter legislativo articolato e a tratti faticoso di una Legge che si rende necessaria al Paese per avere garantite in maniera omogenea in tutto il territorio le attività di analisi e valutazione ambientale. Ringrazio il ministro dell’Ambiente e il Parlamento per aver approvato questa legge che valorizza un processo già in itinere, formalizzando gli organi di gestione del Sistema e dando vita alla rete nazionale dei laboratori accreditati. Oltre alle attività di natura ispettiva, di vigilanza e controllo il Sistema è chiamato anche a garantire la condivisione dei dati e delle informazioni ambientali verso i cittadini, le istituzioni e tutti gli operatori economici. I diecimila addetti del Sistema sono pronti alla sfida che la nuova Legge chiama ad affrontare».
In definitiva, una Legge giusta che ha l’obbligo di non restare sulla carta ma di venire applicata quotidianamente sui territori che hanno la necessità di un monitoraggio continuo che tuteli la salute del territorio e quindi della popolazione.