In particolare, i lavoratori che rispettano i requisiti richiesti possono beneficiare, fino alla prima decorrenza utile della pensione di anzianità, di un sussidio per l’accompagnamento alla pensione pari all’importo dell’assegno sociale, circa 448 euro al mese, che può essere riconosciuto a decorrere dal 1° gennaio 2016 e non oltre il 31 dicembre 2018
Con il Messaggio n. 2769/2016 l’Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) ha fornito istruzioni in merito ai benefici previdenziali riconosciuti agli ex lavoratori occupati in imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica, affetti da patologia asbesto-correlata derivante da esposizione all’amianto.
Il riferimento normativo è la Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015, articolo 1, comma 276) che ha istituito un fondo di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 finalizzato a finanziare sussidio di accompagnamento alla quiescenza entro il 2018, dei lavoratori che non maturino i requisiti previsti per il pensionamento.
Il Messaggio fa seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 134/2016 del decreto emanato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze del 29 aprile 2016 che ha stabilito i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse del fondo.
In particolare, i lavoratori che rispettano i requisiti richiesti possono beneficiare, fino alla prima decorrenza utile della pensione di anzianità, di un sussidio per l’accompagnamento alla pensione pari all’importo dell’assegno sociale, circa 448 euro al mese, che può essere riconosciuto a decorrere dal 1° gennaio 2016 e non oltre il 31 dicembre 2018.
Per il conseguimento del diritto alla decorrenza della pensione di anzianità, negli anni 2016, 2017 e 2018, si terrà conto anche della contribuzione figurativa accreditata nel periodo di percezione del sussidio e della conseguente maggiorazione dell’anzianità assicurativa e contributiva.
Dunque gli ex lavoratori che abbiano svolto attività di scoibentazione e bonifica il cui rapporto lavorativo sia cessato per chiusura, dismissione o fallimento di impresa, possono accedere alla salvaguardia delle vecchie regole pensionistiche, precedenti a quelle della Riforma delle Pensioni Fornero, sino al 2018.
Per l’accesso al beneficio i lavoratori dovranno comunque dimostrare di aver la patologia correlata, accertata e comunque l’Inps precisa che l’accesso al beneficio è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi altra attività lavorativa.
Il termine per l’invio della domanda è decisamente in via di scadenza dato che l’ultimo giorno utile per la spedizione è fissato per oggi, 30 giugno 2016. Una domanda che deve essere presentata su un apposito modulo nella sezione Modulistica, con la denominazione AP99. L’istanza potrà essere presentata alla sede competente in base al principio della residenza, anche per il tramite del patronato.
Un provvedimento che arriva alla vigilia di una sentenza storica della Corte d’Appello di Sassari sentenza che ribalta clamorosamente quanto dichiarato e sostenuto dall’Inail nel 2003 e che segna una svolta epocale nella estenuante battaglia per il riconoscimento dei diritti per i lavoratori dell’ex Enichem dei siti industriali sardi.
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