Un tema quello della mobilità ciclistica che trova in questa Settimana «una vera vetrina che è stata ed è in molti casi un punto di partenza per poi continuare ad attuare iniziative per la bicicletta» e rendere vivibili le nostre città
Si è avviata lo scorso 16 settembre la «Settimana europea della Mobilità Sostenibile… in Bicicletta» orma giunta alla sua dodicesima edizione.
Un traguardo che affonda le sue radici nel lontano 2005, anno in cui ha avuto inizio questo appuntamento fisso che rappresenta l’occasione per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e per il tempo libero rafforzando le collaborazioni con le pubbliche amministrazioni per rendere più ciclabili le nostre città.
Un evento che coinvolge tutti i paesi europei sotto l’egida della Commissione europea della «Mobility Week» e che vede, nel nostro Paese, anno dopo anno, una crescita esponenziale di iniziative organizzate dalle sedi della Federazione italiana amici della Bicicletta Onlus (Fiab) sparse per lo stivale, ma anche da enti, aziende, istituzioni e tantissimi privati accomunati da una sola grande idea ossia quella di rendere la bicicletta uno strumento di trasporto necessario a rendere migliori le nostre città.
Quest’anno la commissione europea propone il tema della mobilità sostenibile come un vero investimento per l’Europa visti gli stretti legami tra il trasporto e l’economia.
Sono infatti tanti i vantaggi della mobilità intelligente, vantaggi che si applicano a tutti i livelli, dal settore pubblico al settore privato, dagli interessi sociali a quelli individuali. E quest’anno obiettivo di fondo è proprio quello di incoraggiare le amministrazioni pubbliche e i politici a guardare alla mobilità intelligente e sostenibile come un investimento per il proprio Paese.
Centinaia gli eventi organizzati a livello locale e regionale, eventi che rappresentano una grande opportunità per far conoscere ed apprezzare le eccellenze storiche e culturali dei territori e dove la promozione dei percorsi ciclabili rappresenta lo stimolo per una crescita verso modelli europei ecosostenibili che prevedono anche la creazione di nuove opportunità di lavoro.
Anche quest’anno e per il terzo anno consecutivo nell’arco della Settimana europea della mobilità sostenibile (Sem), Fiab ha proposto la giornata dedicata al Bike to Work, un’occasione per usare la bicicletta per andare al lavoro e far poi diventare questa occasione una salutare abitudine quotidiana come lo sarà per alcuni comuni friulani che, con il supporto della regione, stanno avviando un progetto nell’area industriale che dispiega sul territorio di Buttrio, Moimacco e Premariacco, area che sarà a breve oggetto di un intervento teso ad individuare e realizzare percorsi ciclabili casa-lavoro ottimali per poter servire le circa 100 aziende presenti in zona.
Per Giulietta Pagliaccio, Presidente Fiab, settembre è il mese della mobilità sostenibile. Un tema quello della mobilità ciclistica che trova in questa Settimana «una vera vetrina che è stata ed è in molti casi un punto di partenza per poi continuare ad attuare iniziative per la bicicletta».
Ed è questa attenzione all’argomento che ha prodotto anche «una maggiore attenzione da parte di chi amministra la politica e non è un caso che il prossimo bando dell’ormai famoso Collegato ambientale metterà a disposizione risorse proprio per progettualità come Pedibus e Bicibus».
Per l’edizione 2016 Fiab invita tutti a registrarsi, inserendo i propri eventi nel calendario nazionale all’interno del sito con una veste grafica aggiornata.
In definitiva, tante iniziative che vedono il coinvolgimento e la collaborazione della politica ai livelli più alti, coinvolgimento voluto da Fiab con l’invio di una lettera a tutti i Presidenti e a tutti i Sindaci dei capoluoghi delle 20 regioni italiane per invitarli a investire i fondi disponibili grazie al Collegato ambientale in progetti di mobilità ciclabile.
Perché la Settimana europea della mobilità sostenibile in bicicletta potrebbe diventare, per molte città, l’opportunità per sperimentare soluzioni di mobilità temporanee, da far diventare poi permanenti.
Un’opportunità da cogliere, perché è solo grazie a una mobilità nuova che si può cambiare in meglio il volto delle nostre città che hanno bisogno di una mobilità più intelligente per un’economia più forte che sia sostenibile, attenta alle esigenze del cittadino, sicura.