A rischio sterminio la tribù dell’Aquila Arpia

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© Fiona Watson/Survival (1991)
Gli Uru Eu Wau Wau sono famosi per i tatuaggi disegnati intorno alla bocca con il genjipapo, una tintura nera ricavata da un frutto amazzonico.
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Oltre a essere la casa di numerosi popoli indigeni, nella regione vi sono pini amazzonici unici e un caratteristico paesaggio ricco di cascate, grotte e altipiani. Inoltre, diverse specie in pericolo di estinzione dipendono da questi ambienti per sopravvivere. In tutto il mondo, le società industrializzate rubano le terre indigene per profitto perpetuando l’invasione e il genocidio che hanno caratterizzato la colonizzazione europea delle Americhe e dell’Australia

Orde di allevatori e altri coloni stanno invadendo, con l’aiuto di politici locali, il territorio degli Uru Eu Wau Wau, una tribù brasiliana contattata di recente. Nella regione questa viene descritta come «la peggiore invasione territoriale degli ultimi decenni» e potrebbe spazzare via i popoli incontattati che vivono nella zona.
Gli Uru Eu Wau Wau sono conosciuti come il «popolo dell’Aquila Arpia» perché utilizzano le grandi piume di questo uccello per realizzare frecce e copricapi. Chiamano i loro vicini incontattati Jururei, «i coraggiosi».
Delle tribù incontattate sappiamo molto poco, ma sappiamo che intere popolazioni sono sterminate dalla violenza genocida di stranieri che le derubano di terre e risorse, e da malattie, come l’influenza e il morbillo, verso cui non hanno difese immunitarie. Gli Uru Eu Wau Wau sono stati decimati a seguito del primo contatto, avvenuto negli anni Ottanta.

disboscamento brasile

Fotografia aerea, scattata dalla ONG brasiliana Kaninde, del disboscamento e degli incendi nello stato di Rondonia, vicino all’area dove vivono gli Indiani incontattati e gli Uru Eu Wau Wau. © Kaninde

Il governo dello stato di Rondonia ha in atto da tempo un programma di colonizzazione vicino al territorio della tribù. Ora i coloni stanno cominciando a entrare nel territorio, nonostante questo sia parte di un parco nazionale e in esso vivano tre gruppi di Indiani incontattati. I proprietari terrieri e i politici locali stanno promuovendo una nuova ondata di invasioni.
Le immagini aeree mostrano che vaste aree del territorio della tribù sono state bruciate e disboscate dai coloni. Oltre a essere la casa di numerosi popoli indigeni, nella regione vi sono pini amazzonici unici e un caratteristico paesaggio ricco di cascate, grotte e altipiani. Inoltre, diverse specie in pericolo di estinzione (come l’opossum dalle spalle nere, l’armadillo gigante e l’hocco becco a rasoio) dipendono da questi ambienti per sopravvivere.
L’8 agosto scorso alcuni membri della tribù hanno scritto alla polizia federale, ma le autorità non sono ancora intervenute. «Siamo molto preoccupati perché le invasioni sono vicine ai nostri villaggi e mettono a rischio la vita di donne, anziani, bambini e uomini… La situazione è estremamente seria e gli invasori devono essere allontanati velocemente prima che qualcuno muoia durante gli scontri all’interno del territorio indigeno», hanno affermato gli indigeni nella lettera.

La tribù degli Uru Eu Wau Wau fu contattata dai funzionari del governo brasiliano nel 1981 e fu così esposta a malattie infettive. La politica ufficiale all’epoca era infatti quella di forzare il contatto con i popoli isolati.
Nonostante i diritti territoriali della tribù siano stati riconosciuti ufficialmente nel 1991, gli attivisti temono che non si stia facendo abbastanza per proteggere la loro terra ancestrale, caratterizzata da un’altissima biodiversità. Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili del pianeta e se le loro terre non saranno protette, per loro sarà la catastrofe.
«Il furto di terra è uno dei problemi più gravi che i popoli indigeni devono affrontare. In tutto il mondo, le società industrializzate rubano le terre indigene per profitto perpetuando l’invasione e il genocidio che hanno caratterizzato la colonizzazione europea delle Americhe e dell’Australia. Il diritto dei popoli incontattati alle loro terre è protetto sia dalla legge brasiliana sia da quella internazionale e deve essere rispettato, o le conseguenze umanitarie saranno terribili», ha dichiarato Stephen Corry, il Direttore Generale di Survival International.