Investire sulla biodiversità biologica

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Siberia
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«Se stiamo andando a salvare la biodiversità, abbiamo bisogno di lavorare con questi settori che dipendono dalla biodiversità e le cui attività hanno un impatto considerevole sulla varietà della vita sul nostro pianeta»

Sono più di 190 i governi che sono presenti alla 13ma Conferenza delle Parti (Cop), la Conferenza Onu sulla diversità biologica che si sta svolgendo a Cancún, in Messico, e terminerà il 17 dicembre.
I governi si stanno preparando a prendere decisioni difficili per fermare il declino della biodiversità in tutto il mondo e questo alla luce della situazione esistente, concentrandosi sul valore della biodiversità per coinvolgere altri settori economici al fine di arrestare il degrado, puntando a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss).
Una due settimane di discussioni all’ombra di dati e report che mostrano come circa i due terzi degli obiettivi globali di biodiversità non sono attualmente soddisfatti e questo in previsione della scadenza del 2020, situazione che comporta gravi conseguenze per il benessere umano.
Una condizione che impone maggiori sforzi da mettere in atto, azioni per proteggere e utilizzare in modo durevole l’intera varietà della vita sul nostro pianeta, obiettivi che riguardano questioni che vanno dalla perdita di habitat naturali all’agricoltura sostenibile, dall’accesso e la condivisione dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche alla conoscenza e consapevolezza dei valori della biodiversità autoctona.
Un conseguimento di obiettivi che risulta fondamentale per il raggiungimento di altri storici traguardi quali l’Agenda per lo sviluppo sostenibile e gli Oss, il quadro Sendai sulla riduzione dei rischi di catastrofi e l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.
Ministri di ambiente, agricoltura, silvicoltura, pesca e turismo discuteranno dell’integrazione della biodiversità nelle loro attività, garantendo l’allineamento delle politiche di governo che siano più ampie, programmi e piani coerenti con la necessità di conservare e utilizzare in modo sostenibile la biodiversità.
Braulio Ferreira de Souza Dias, segretario esecutivo della Convezione sulla diversità biologica (Cbd) ha detto, in occasione dell’apertura dei lavori: «Se stiamo andando a salvare la biodiversità, abbiamo bisogno di lavorare con questi settori che dipendono dalla biodiversità e le cui attività hanno un impatto considerevole sulla varietà della vita sul nostro pianeta».
Un incontro che esaminerà i progressi compiuti verso l’attuazione del piano strategico per la biodiversità 2011-2020, il raggiungimento degli obiettivi, nonché i relativi mezzi di attuazione e azioni necessarie da mettere in campo a livello nazionale.
Una delle principali sfide che i paesi dovranno affrontare è infatti proprio allineare i piani nazionali con gli obiettivi globali generalmente più ambiziosi, previsione questa possibile integrando la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità nei piani, programmi e politiche settoriali o intersettoriali, processo spesso definito come l’integrazione della dimensione della biodiversità.
Le riunioni della Convenzione e dei suoi protocolli decideranno su alcune delle questioni più urgenti per la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità a livello globale, tra questi argomenti si affronterà la «Vita marina», la «Sistemazione eco sistemica», i «Bio-sintetici», gli «Impollinatori», ecc.
E anche se la conservazione della biodiversità è un tema centrale nella salvaguardia della specie rimane un tema minoritario nella programmazione economica nazionale, ammonisce il Wwf .
Un ambiente che viene sfruttato per guadagni immediati, erodendo così il potenziale ambientale a lungo termine offerto dai servizi eco sistemici che ci forniscono cibo, acqua dolce, aria pulita, energia, rimedi medicinali, svago e cultura.
I governi che sono riuniti a Cancún dovranno dimostrare con i fatti che conservare la biodiversità, la base fondamentale del capitale naturale di noi tutti, è un elemento imprescindibile nelle decisioni strategiche invertendo la rotta e investendo sulla biodiversità biologica.

 

Elsa Sciancalepore