Lunedì 16 gennaio si svolgerà il primo Consiglio del Sistema nazionale (Consiglio Snpa), al quale parteciperanno anche alcuni di coloro che si sono fatti promotori e sostenitori del progetto di legge che, dopo un iter lungo e tormentato, ha concluso il suo percorso nel giugno 2016 in Parlamento
Un nuovo inizio per la protezione dell’ambiente nel nostro Paese; dal 14 gennaio partiranno infatti le attività del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) con l’entrata in vigore della legge 28 giugno 2016 n. 132, «Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale», approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento.
Il Snpa non è più la semplice somma di 22 enti autonomi ed indipendenti (Ispra e le Agenzie ambientali regionali e delle province autonome), ma costituisce un vero e proprio Sistema a rete, con una nuova identità rispetto a quelle che erano le singole componenti del Sistema. A questo nuovo soggetto la legge attribuisce, fra gli altri, compiti fondamentali quali il monitoraggio dello stato dell’ambiente, il controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento, l’attività di ricerca finalizzata a sostegno delle proprie attività, il supporto tecnico-scientifico alle attività degli enti statali, regionali e locali che hanno compiti di amministrazione attiva in campo ambientale, la raccolta, organizzazione e diffusione dei dati ambientali che costituiranno la fonte ufficiale in tale ambito.
Il Snpa nasce per assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica. Per questo, sono istituiti i Lepta, strategici per la reale messa in atto del Sistema, in quanto rappresentano i livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali, che costituiranno il livello minimo omogeneo in tutto il territorio nazionale per i servizi che dovrà garantire il Snpa.
«Siamo orgogliosi di aprire questa nuova fase della protezione ambientale nel nostro Paese, consapevoli che i compiti a cui siamo stati chiamati dal legislatore sono di alto profilo ed essenziali per tutelare la qualità dell’ambiente del nostro Paese e la salute stessa dei cittadini», ha dichiarato il Presidente dell’Ispra e del Consiglio del sistema nazionale (Consiglio Snpa), Bernardo De Bernardinis, in questo giorno importante per la tutela dell’ambiente in Italia.
«Il 14 gennaio – ha proseguito – è una data fondamentale, l’inizio di una vera e propria fase costituente. Nei prossimi mesi dovremo costruire questa nuova entità, coordinando ed integrando progressivamente le attività svolte dai vari enti che compongono il Snpa, imparando sempre di più a lavorare insieme, valorizzando le migliori pratiche costruite in questi anni dalle agenzie più avanzate ed aiutando quelle che hanno più difficoltà a raggiungere uno standard di prestazioni che sia davvero omogeneo su tutto il territorio nazionale. Forse ci vorranno anche anni per raggiungere tutti gli obiettivi che la legge detta ma il percorso, per quanto difficile, non spaventa, anzi si rappresenta come un’impresa fortemente motivante se non entusiasmante. I diecimila operatori del Sistema costituiscono l’incredibile “biodiversità” del Sistema, un patrimonio di elevate professionalità in tutti i campi scientifici, che porteranno avanti questa sfida nell’interesse di tutta la collettività».
Lunedì 16 gennaio si svolgerà il primo Consiglio del Sistema nazionale (Consiglio Snpa), al quale parteciperanno anche alcuni di coloro che si sono fatti promotori e sostenitori del progetto di legge che, dopo un iter lungo e tormentato, ha concluso il suo percorso nel giugno 2016 in Parlamento. Protagonisti politici, che al di là delle posizioni di maggioranza ed opposizione, hanno condiviso un disegno che travalica gli interessi di parte ed ambisce ad operare davvero per dare una centralità ed attenzione nuova all’ambiente nel nostro Paese.