«Un impianto normativo più efficace e robusto può contribuire a prevenire oltre che a reprimere i fenomeni criminali, come dimostrato dalla nuova norma sugli ecoreati, che in brevissimo tempo ha determinato una flessione nel numero degli illeciti nel settore delle ecomafie. Solo con leggi più adeguate e pertinenti lo Stato può dimostrare la sua presenza e garantire il suo appoggio alle comunità, agli amministratori e ai cittadini onesti, minacciati e vessati dalla criminalità organizzata»
In questa legislatura il Parlamento ha approvato alcuni importanti provvedimenti di legge in materia di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e alla corruzione. Tra questi, ricordiamo quelli sullo scambio elettorale politico-mafioso, sulla corruzione e falso in bilancio, sui reati ambientali, sul caporalato e sul nuovo codice dei contratti e degli appalti, nonché alcuni decreti attuativi di atti normativi europei in materia. Tuttavia, non possiamo non evidenziare che alcune di queste riforme sono ancora incomplete…
Si avvia così l’Appello, sottoscritto dalle associazioni Avviso Pubblico, Libera, Legambiente e da tutti i sindacati (Cgil, Cisl e Uil), e inviato ai capigruppo di Camera e Senato delle varie forze politiche, ai Presidenti del Senato e della Camera, al Presidente della Repubblica e ai presidenti delle Commissioni Antimafia, Giustizia e Affari costituzionali.
Approvare le misure riguardanti gli amministratori locali minacciati e intimiditi, le modifiche alla normativa in materia di beni e aziende confiscate alle mafie, la riforma della prescrizione dei processi, le misure di contrasto alla criminalità nel settore del gioco d’azzardo e quelle a favore dei testimoni di giustizia, e riconoscere ufficialmente il 21 marzo come Giornata nazionale della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, questi alcuni importanti provvedimenti che varati rappresenterebbero un modo concreto per rafforzare la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione nonché una via per accrescere la credibilità delle istituzioni verso i cittadini.
Un Appello che si fa strada in un contesto nazionale in cui si assiste quotidianamente ad un’aumentata e pericolosa presenza di mafiosi e di corrotti nella vita politica ed economica del Paese, situazione questa che crea danni ingenti alla democrazia e allo sviluppo sociale dell’Italia.
Rossella Muroni, Presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato: «Un impianto normativo più efficace e robusto può contribuire a prevenire oltre che a reprimere i fenomeni criminali, come dimostrato dalla nuova norma sugli ecoreati, che in brevissimo tempo ha determinato una flessione nel numero degli illeciti nel settore delle ecomafie. Solo con leggi più adeguate e pertinenti lo Stato può dimostrare la sua presenza e garantire il suo appoggio alle comunità, agli amministratori e ai cittadini onesti, minacciati e vessati dalla criminalità organizzata».
Un appello che può essere sottoscritto anche da altre associazioni e realtà oltre che da tutti coloro che hanno a cuore il raggiungimento di questi obiettivi e che non può e non deve venir ignorato necessitando un accoglimento rapido da parte di tutte le forze politiche presenti in Parlamento e nel Governo.
Un modo concreto per riconoscere la presenza dello Stato nelle buone pratiche quotidiane spesso troppo sole ed inascoltate da parte di chi dovrebbe rappresentare il popolo, la sua volontà, il suo sviluppo e che invece si trincera nei palazzi del potere dimenticando il motivo vero per il quale i cittadini hanno versato in lui speranze e fiducia.