Ogm, no a nuove colture in Europa

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Greenpeace: «Brutto scivolone dell’Italia che ha votato a favore degli Ogm». «Il voto italiano a favore della coltivazione dei tre mais Ogm, oltre a dare la zappa sui piedi all’agricoltura europea, è pura ipocrisia, dato che in Italia queste colture sono già vietate. Come spiega il ministro Martina questo autogol?»

Nonostante il clamoroso voltafaccia dell’Italia, che si schiera dalla parte degli Ogm,quest’oggi i Paesi membri non hanno fornito il supporto necessario alle proposte della Commissione europea di autorizzare la coltivazione di due mais Ogm (il BT11 della Syngenta e il 1507 della DuPont Pioneer) e di rinnovare l’autorizzazione dell’unico Ogm al momento ammesso per la coltivazione nell’Unione europea, il mais MON810 della Monsanto. Il voto odierno dimostra che la Commissione è ben lungi dal raggiungere la maggioranza qualificata necessaria per l’approvazione dei tre mais Ogm.

«Il voto italiano a favore della coltivazione dei tre mais Ogm, oltre a dare la zappa sui piedi all’agricoltura europea, è pura ipocrisia, dato che in Italia queste colture sono già vietate. Come spiega il ministro Martina questo autogol? – chiede Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile Greenpeace Italia -. Gli europei, con gli italiani in testa, chiedono agricoltura sostenibile, e non quella intensiva e dannosa per l’ambiente promossa dalle multinazionali dell’agrochimica».

La gran parte dei Paesi Ue non ha sostenuto le proposte della Commissione, nonostante ora a livello nazionale si possa vietare la coltivazione di Ogm. «Data la diffusa opposizione alle colture Ogm da parte di cittadini e deputati europei, la Commissione sarebbe cieca a interpretare il voto odierno come una luce verde – continua Ferrario -. L’Europa dovrebbe voltare pagina sugli Ogm una volta per tutte, e concentrare urgentemente i propri sforzi sull’agricoltura ecologica».